Thinking Varese di novembre si “fonde” con il premio Furia

Sarà la lectio magistralis di Salvatore Settis, che si terrà al salone Estense il 21 novembre, l’appuntamento della rassegna organizzata dall’ordine degli architetti, che da quest’anno collabora con il premio ai “divulgatori d’ambiente”, giunto alla terza edizione

Generico 2018

Le attività culturali dell’Ordine Architetti della Provincia di Varese, inserite nella rassegna “Thinking Varese”, continuano a novembre e, per l’occasione, si “fondono” al Premio Ecologia Salvatore Furia.

Il Comitato scientifico del Premio ha infatti designato come vincitore per l’anno 2019 Salvatore Settis: l’archeologo e storico dell’arte, che è stato direttore della scuola normale di Pisa e fu indicato anche come successore di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica, terrà, in occasione dellla consegna del premio istituito dal comune di Varese, giovedì 21 novembre alle 21 al salone Estense, una conferenza dal titolo “Costituzione, cultura, tutela: il paesaggio, i beni culturali, l’ambiente” organizzata con la fattiva collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Varese.

«Settis rappresenta per gli architetti un riferimento culturale di altissimo livello qualitativo: Città e paesaggio incarnano valori collettivi essenziali e formano un orizzonte di diritti a cui deve rispondere la responsabilità dell’architetto, dato che il suo lavoro incide sull’ambiente e sul tessuto urbano e determina la qualità della vita modificando anche le dinamiche della società – spiega Elena Brusa Pasquè, presidente dell’ordine degli architetti di Varese – Pensieri sui quali occorre meditare poiché gli architetti, più di altri, hanno una grande responsabilità e il loro impegno etico può contribuire al pieno esercizio dei diritti civili».

«Diritto alla città, diritto alla natura e diritto alla cultura sono una scommessa sul nostro futuro e Settis nei suoi scritti elabora e cita le parole di G.P.Marsh “La terra sia stata data all’uomo in semplice usufrutto, non per essere consumata, ancor meno per essere devastata, dunque la conservazione è un dovere che dobbiamo a coloro che verranno dopo di noi.” – aggiunge Angela Baila, consigliere dell’ordine degli architetti 13-  Un pensiero che incarna dei principi indiscutibili che noi come Ordine architetti perseguiamo e difendiamo. Sostenibilità, Bellezza e conservazione sono valori che non possono più essere considerati accessori».

E’ quindi il “suo pensiero saggio e illuminante” dello studioso il centro della lectio e il motivo della sua importanza: che riguarda architetti, paesaggisti, ma anche tutti i cittadini che vedono alla bellezza come il vero strumento salvifico per questi difficili tempi.

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Pubblicato il 13 Novembre 2019
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