Un diario e nascondino per genitori: la giusta distanza dai figli

Il diario collettivo online "Vita da genitore" è l'ultima proposta della Scuola Genitori assieme a spunti pratici per crescere figli autonomi prima che indipendenti

Generico 2018

Per crescere figli sicuri e autonomi mamma e papà devono mantenere una giusta distanza. Per aiutarli a trovarla la Scuola Genitori, nella serata di martedì 5 novembre, ha portato esempi, sciolto equivoci e proposto uno strumento nuovo: il diario.
Nuovo perché non è strettamente personale, ma uno spazio collettivo, online «cui vi proponiamo di partecipare – ha spiegato Giulia Bugnoni, responsabile del progetto per la cooperativa “La casa davanti al sole”  – Per ragionare sulle questioni che affrontiamo nella quotidianità con i nostri figli “in tempo reale”, concedendoci il tempo di una riflessione e condivisione, in un contesto dove ognuno possa portare il proprio pensiero confrontandosi con altri genitori e professionisti dell’educazione»

“Vita da genitore” è il titolo di questo “diario che cresce con noi” e che si articola in diverse sezioni. Per ciascuna uno spunto di stimolo alle riflessioni, a partire dalla propria esperienza in casa o dalle serate della Scuola Genitori. Della prima con Daniele Novara su come evitare di “urlare, non serve a nulla“, oppure sulla necessità di Non stare alla pari con i figli, tema dell’incontro del 5 Novembre con Paolo Ragusa, responsabile formazione CPP,  il “Centro psico pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti” fondato dallo stesso Novara.

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Niente baci sulla labbra, nottate nel lettone tutti insieme o figli ai colloqui con gli insegnanti, perché creano confusione“, ha spiegato l’esperto ai tanti genitori presenti alla serata a Palazzo Estense. “I genitori di oggi dedicano ai figli molta attenzione e molto amore che però non è orientato a supportare le tappe evolutive”, ha aggiunto spiegando come spesso questo porti ad accorciare troppo le distanze.
Così si perde la consapevolezza che “i destini di figli e genitori sono separati – ha detto – loro non devono sapere tutto di noi e viceversa”. “I genitori ad esempio possono mostrare le loro emozioni ai figli, ma non devono cercare consolazione nei figli, né chiedere comprensione”.

Altro effetto dell’eccessiva vicinanza (emotiva ma anche in termini di presenza e disponibilità) dei genitori di oggi sta nella troppa indipendenza operativa dei figli accompagnata da una scarsa autonomia affettiva: Se i figli oggi tendono a porre più pretese che progetti è perché sono abituati ad avere genitori troppo disponibili, troppo presenti, per paura in realtà che i figli non ci cerchino”, ha spiegato Ragusa.

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Allora l’esercizio consigliato ai genitori è quello di giocare un po’ di più a nascondino nella relazione con i figli. Metaforicamente si intende: “Andatevene fino a quando ci siete” è il consiglio dell’esperto. Il che non significa sparire. Ma sperimentare che la vicinanza, a volte, ha bisogno della distanza, cioè di quell’assenza circoscritta, ma necessaria, che prevede un ritorno, una riscoperta.

Il prossimo incontro della Scuola Genitori sarà martedì 3 dicembre alle ore 20.30, sempre a Palazzo Estense(via Sacco) con la pedagogista con Laura Beltrami sul tema “A scuola ci vado io!”, Il ruolo dei genitori nell’impegno scolastico dei figli. Qui tutto il programma.
Partono invece giovedì 21 novembre alle ore 20.30 i laboratori di approfondimento ospitati dal centro “Una casa per le famiglie” (via Molina), in cui un facilitatore della Casa davanti al sole accompagnerà i genitori nel rielaborare e affinare le competenze acquisite durante gli incontri della Scuola Genitori.

La partecipazione a tutti gli incontri  è gratuita, ma è necessaria la prenotazione scrivendo a scuolagenitori@lacasadavantialsole.org.
Per maggiori info: 328 2796544.

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Pubblicato il 06 Novembre 2019
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