Addio ai buoni pasto grazie a un’app: l’idea della startup varesina PerPranzo
Un'applicazione che sostituisce i buoni pasto. Niente costi aggiuntivi per aziende e dipendenti, commissioni inferiori per i ristoratori
Addio ai buoni pasto, ora i lavoratori pranzano grazie ad un’app. Uno strumento digitale che consentirà loro di consumare un menù a prezzo fisso all’interno degli esercizi convenzionati. L’idea è di tre giovani varesini, Angelo Nodari, Marco Vanetti e Fabio Micheletti, fondatori di Forge, startup innovativa che ha sviluppato PerPranzo.
Questo il nome dell’applicazione attualmente disponibile per i dispositivi Android e in attesa di pubblicazione sull’iStore per quelli iOS. Un progetto reso possibile dal fatto che l’Agenzia delle Entrate consente l’utilizzo di app per smartphone per fornire servizi di questo tipo, garantendo come avviene per i buoni pasto “analogici” la deducibilità completa del costo per i datori di lavoro.
Il funzionamento é infatti del tutto analogo rispetto a quello dei buoni pasto. L’offerta vale solo nei ristoranti che aderiscono all’iniziativa e permette di accedere ad un menù a prezzo fisso. Sono gratuiti per i dipendenti e non prevedono costi aggiuntivi per le loro aziende. PerPranzo guadagna dalle commissioni che vengono pagate dai ristoratori. «Si tratta del 10% del costo del buono pasto, una percentuale inferiore rispetto a quella degli operatori tradizionali, che chiedono tra il 15 ed il 20%», spiega Nodari, amministratore delegato dell’azienda.
Sul mercato da novembre di quest’anno, ad oggi il servizio é attivo a Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Tradate e Gavirate, oltre che in alcuni centri della provincia di Como. «Con il 2020 inizieremo a muoverci anche nella città di Milano».
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