Arriva il gelo, 47 posti letto per chi è in difficoltà a Varese
Il servizio è gestito e monitorato da varie associazioni e l'apertura anticipata quindici giorni rispetto allo scorso anno. Molinari: “Vicini a chi è in difficoltà”
Quarantasette posti letto, per passare al caldo le notti tra dicembre e fine marzo. È cominciato lunedì scorso il piano Emergenza freddo del Comune di Varese, che vuole aiutare i senza fissa dimora ad affrontare l’inverno. In via Maspero il dormitorio più grande, con 10 posti aggiuntivi rispetto ai 25 ordinariamente presenti; gli altri 12 allo Chalet Martinelli.
“Rispetto allo scorso anno – afferma l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – abbiamo anticipato ulteriormente i tempi di avvio del piano per dare risposta alle situazioni difficili presenti in città. Nel 2018 eravamo partiti alla vigilia di Natale, quest’anno siamo entrati in funzione il 9 dicembre e proseguiremo fino al 30 marzo. Il nostro lavoro, però, non si ferma qui: accanto a queste attività straordinarie che stiamo portando avanti dal 2016/2017, infatti, c’è la presenza della Rete per i senza fissa dimora, un aiuto importante per affrontare una tematica difficile. L’obiettivo è cominciare un percorso che non lasci mai solo chi è in difficoltà”.
Tante le realtà che collaborano a questo progetto assieme ai Servizi sociali: si va dalla Croce Rossa Italiana e dai City Angels, i primi a entrare in azione con i pattugliamenti sulle strade della città, agli Angeli Urbani che gestiscono lo Chalet Martinelli. Ultimo ente, ma sono in ordine di tempo, è la cooperativa “San Luigi”, vincitrice del bando comunale per la gestione del piano straordinario invernale e che mette a disposizione operatori e assistenti sociali.
“La sinergia tra di noi – afferma Andrea Menegotto, coordinatore provinciale dei City Angels per l’Emergenza freddo – sta funzionando al meglio. Sin da lunedì abbiamo incominciato a pattugliare in maniera serrata vie e piazze varesine e, già da questa notte, i dieci posti aggiuntivi in via Maspero fanno segnare il tutto esaurito. Non tutti però possono essere accolti: per entrare nei dormitori, infatti, c’è una rigorosa selezione che esclude, per esempio, quanti sono ubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.
Come anticipato, oltre alla possibilità di ricovero per le notti invernali, gli operatori dell’Emergenza freddo danno il via a un percorso che, dopo una completa profilazione degli assistiti, può portare anche alla loro presa in carico da parte della cooperativa “San Luigi” o degli stessi Servizi sociali.
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