Banfi: “Consiglio il 28 dicembre, ritardi e scelta politica non giochetti”

Il consigliere indipendente Francesco Banfi risponde al vicesindaco Vanzulli sulla convocazione del Consiglio comunale in una data "poco favorevole per la città"

Primo consiglio comunale Saronno, la serata

Il consigliere comunale indipendente di Saronno Francesco Banfi risponde alle dichiarazioni del vicesindaco Vanzulli in merito al Cnsigglio comunale convocato per la serata del 28 dicembre.

«Stupisce lo scritto della vicesindaco Vanzulli – scrive Banfi – Certo che la conosco e non ho mai né pensato né scritto di “giochetti”. Durante la conferenza dei capogruppo straordinaria convocata prima del consiglio comunale dello scorso ottobre è stato il presidente del Consiglio, Raffaele Fagioli, a parlare di ritardi da parte dell’ufficio della ragioneria nella consegna dei documenti necessari: mi baso su quanto dichiarato dalla maggioranza prendendolo sempre per vero».

«Ad ogni modo, ora sappiamo tutti che il ritardo non è da ascriversi alla ragioneria comunale nonostante sia in difficoltà con i dipendenti, ma è dipeso da una consegna del piano delle opere pubbliche – prosegue la nota inviata da Banfi –  Se sul piano politico-amministrativo è l’assessore Lonardoni ad essere in ritardo, su quello amministrativo degli uffici comunali il settore tecnico registra le stesse identiche problematiche di ogni settore comunale per quanto riguarda la carenza di personale (solo recentemente si è perso un funzionario trasferitosi in altro ente), ma con addirittura l’aggravante del prossimo pensionamento del dirigente: mancando pochi mesi ci saremmo aspettati tutti di vedere un concorso già bandito, ma nessuna idea è giunta dall’amministrazione Fagioli. Carenze di personale, dirigente in via di pensionamento: nessun giochetto, ma un altro settore in difficoltà. Certo: la situazione difficile non è stavolta scritta nero su bianco su delibere ed è perciò possibile credere che la giunta Fagioli non se ne sia ancora accorta».

Alla difficoltà tecnica è corrisposta la finestra molto stretta (23-30 dicembre) per convocare il consiglio comunale di approvazione del bilancio di previsione. La scelta, secondo Banfi  ha una matrice politica: «Non è la legge a dire “dovete fare entro il 31 dicembre”: è una possibilità. Votando nel 2020 si dovrebbe procedere per qualche tempo a usare le risorse in modo leggermente differente, ma l’amministrazione Fagioli e principalmente la Lega non potrebbero portare come vanto o prova di efficenza l’aver sempre approvato il bilancio entro il 31 dicembre».

«Comunque la si rigiri – conclude il consigliere indipendente – l’amministrazione era in ritardo a causa della mancata pianificazione nella gestione del personale, ma la Lega ha politicamente (e comunque legittimamente) scelto di convocare il consiglio in data poco favorevole alla città. Incomprensibile perché ora si lamenti se chiunque altro non vede lungimiranza nella scelta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2019
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