Il bilancio di previsione dà il via alla “guerra di posizione” per le prossime elezioni

Il campo di battaglia è quello del centrodestra e i due contendenti sono il sindaco Antonelli (che forse intende ricandidarsi) e la nemica-amica leghista Paola Reguzzoni

emanuele antonelli paola reguzzoni

Il bilancio preventivo di Busto Arsizio è passato in giunta ma senza il voto della Lega, principale forza della maggioranza. A parte Max Rogora, che non era stato avvisato ma si è comunque astenuto, nessuno dei leghisti in giunta si è presentato venerdì scorso per votare il documento preparato non senza fatica dagli uffici nei giorni precedenti.

Il motivo? Secondo gli esponenti del partito di Salvini non avevano avuto il tempo di approfondire il complesso documento e quindi non se la sono sentiti di dare l’ok.

Per il sindaco Antonelli si è trattato dell’ennesimo tentativo, da parte della Reguzzoni, di destabilizzarlo. Il sindaco, che secondo i leghisti non è più così disposto a lasciare il timone dopo i 5 anni di mandato (come aveva sempre detto in campagna elettorale, ndr), ora teme che da qui al 2021 la Lega voglia metterlo in difficoltà ad ogni occasione.

Da parte sua la Reguzzoni, che non ha voluto tornare a parlare dell’argomento, è convinta che un partito come la Lega (accreditato di un 40% di preferenze in provincia di Varese e a Busto Arsizio) abbia tutto il diritto di esprimere un proprio candidato per la coalizione del centrodestra alle prossime amministrative.

Attorno alla questione si muovono i due protagonisti di questa convivenza forzata nella stessa maggioranza. La leonessa ferita medita la vendetta, avendo dalla sua ancora gran parte della sezione cittadina del partito, mentre il decisionista Antonelli non ama essere messo in discussione, sia che decida di ricandidarsi sia che decida di tornare alla sua vita al termine di questo mandato.

In mezzo c’è un bilancio di previsione che, a questo punto, dovrà essere modificato in qualche sua parte, una volta che le parti si rimetteranno al tavolo. Al suo interno c’è l’aumento dei fondi per il verde – come annunciato dall’assessore Laura Rogora nei giorni scorsi – ma anche qualche soldino in più per i servizi sociali. Per il resto ci sono i soldi per le opere che il sindaco vorrebbe far partire nel 2020 (sottopasso di Sant’Anna, Palaginnastica in primis). Per il resto ricalcherà quello di quest’anno, non ci dovrebbero essere aumenti di tariffe anzi, diminuiranno quelle cimiteriali il cui innalzamento degli anni passati ha portato ad una diminuzione delle entrate.

Con un bilancio approvato già a gennaio sarà poi più facile fare qualche aggiustamento in corso d’opera (attraverso le variazioni ci sui è stato già fatto ampiamente uso nel 2019) e anche all’assessore alla Cultura Manuela Maffioli è stata data rassicurazione sulla possibilità di reperire fondi nel caso in cui si riesca ad organizzare una mostra importante.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Dicembre 2019
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