Cibo sano, prodotti a km 0 e tutta la passione dei piccoli produttori
Oggi l'ultima edizione per il 2019 del Mercato della Terra del Piambello. Il bilancio del fiduciario della condotta Slow Food della provincia di Varese Claudio Moroni
Si è chiuso con l’edizione odierna il secondo anno “pieno” di attività del Mercato della Terra del Piambello a Induno Olona.
Inaugurato nell’ottobre 2017, il mercato sostenuto e proposto dalla condotta Slow Food della provincia di Varese con il Comune di Induno Olona e la Comunità montana del Piambello, quest’anno ha visto nello spazio al rione San Cassano una media di 20 produttori per ogni edizione ed è riuscito ad avere continuità nonostante i disagi legati ai lavori che per alcuni mesi hanno interdetto lo spiazzo del parcheggio.
«E’ stato sicuramente un anno con qualche inconveniente, la chiusura del parcheggio ha penalizzato il mercato, la collocazione nel pratone di fianco al parcheggio non dava molta visibilità – dice Claudio Moroni, fiduciario della condotta Slow Food della provincia di Varese – ma la gente risponde sempre e ci sono molti clienti ormai affezionati che tornano ogni mese per acquistare dai produttori che vengono selezionati da Slow Food».
Tra i prodotti più “gettonati” frutta, verdura e pane, ma in generale lavorano tutti e anche tra i produttori c’è soddisfazione, e tutti ormai rinnovano l’appuntamento con la clientela di Induno Olona.
Un esperimento riuscito, dunque, ma che potrebbe svilupparsi ulteriormente: «C’è spazio per crescere ancora – conclude Moroni – Adesso che il parcheggio è aperto da oggi siamo tornati alla normalità, e le cose miglioreranno ulteriormente quando sarà completato con l’illuminazione, i bagni e la fontanella. Ci piacerebbe farlo conoscere sempre di più, magari anche in Canton Ticino, perché sono molti gli svizzeri che vengono a fare la spesa nei supermercati della nostra zona e se sapessero di questa opportunità probabilmente non se la lascerebbero scappare, vista l’attenzione alla qualità. Nel 2020 cercheremo di lavorare ancora sulla comunicazione e di far conoscere sempre di più il Mercato della Terra che non è un mercato qualunque ma è innanzitutto un progetto di educazione alimentare e al consumo, con la selezione dei produttori in base a regole ben precise e con i suoi laboratori rivolti ai consumatori».
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