La Lega Pro alza la voce, si ferma il campionato. Patrizia Testa sta con Ghirelli

Il presidente Francesco Ghirelli ha comunicato che il primo turno di ritorno, previsto per il prossimo weekend, non si giocherà

Pro Patria - Monza

Si fa sempre più calda l’atmosfera in Lega Pro. La terza serie del campionato di calcio, dopo il gesto simbolico di slittare l’inizio delle partite di 15 minuti nel weekend appena trascorso, ha deciso di alzare il tiro e sospendere il campionato.

Tutte le gare previste nel fine settimana di sabato 21 e domenica 22 dicembre non verranno disputate, su scelta del presidente Francesco Ghirelli e tutto il consiglio della Lega Pro, in attesa, come si legge dalla nota ufficiale “perché il Governo ed il Parlamento ci diano le risposte concrete di cui abbiamo necessità”.

patrizia testa pro patria

Nelle passate ore, intanto, è arrivata anche la nota di Patrizia Testa, che supporta il pensiero del presidente Ghirelli. Questo il comunicato a firma Patrizia Testa sulle defiscalizzazione:

“Aurora Pro Patria 1919 sostiene pienamente il Presidente Francesco Ghirelli sul tema della defiscalizzazione. La Lega Pro fornisce un servizio importante sul territorio e per il Settore Giovanile – dichiara il Presidente biancoblu Patrizia Testa – . Ci sentiamo di affiancare Lega Pro al fine di potenziare ulteriormente i nostri investimenti attraverso una necessaria defiscalizzazione per poter reinvestire le risorse nella valorizzazione dei giovani e nelle strutture dedicate ad essi”

Ecco invece il comunicato della Lega Pro:

Il Presidente Francesco Ghirelli, tutti i componenti del Consiglio Direttivo e i Consiglieri Federali della Lega Pro rilasciano il seguente comunicato: “Abbiamo deciso che il primo turno del girone di ritorno del Campionato Serie C, in programma il 21 e 22 dicembre p.v. non verrà disputato. Per rispetto alla disponibilità del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha convocato la FIGC mercoledì 18 dicembre p.v., per discutere la tematica della defiscalizzazione per i club di Lega Pro, sarà doveroso, all’esito dell’incontro, valutare con i club quanto concretamente emerso.  I club di Serie C si sono dati regole rigorose per le iscrizioni al campionato e per i controlli durante lo stesso. C’è da fare altro? Sono pronti, l’operazione di rigore e pulizia proseguirà senza se e senza ma. Si stanno attrezzando per presentare progetti al Cipe, alla UE e a Sport e Salute. Si stanno dotando di strutture proprie, efficaci ed efficienti, per rispondere a questo sforzo progettuale ed innovativo.

I club di Serie C formano giovani calciatori e calciatrici e, contemporaneamente, contribuiscono in modo decisivo a preservare i ragazzi e le ragazze dai pericoli della strada. Da qui nasce altresì la proposta dell’estensione della legge sull’apprendistato come fattore innovativo e cruciale. I club di Serie C fanno calcio e svolgono una funzione sociale presidiando il territorio.

La sostenibilità dei club è il nodo decisivo affinché l’esperienza originale del calcio dei Comuni d’Italia, il calcio dei pulmini, il calcio che rappresenta 60 città e 17 milioni di persone, abbia un presente ed un futuro. Decidere di fermarci non è stato semplice ed è stata una decisione a lungo meditata e travagliata. Abbiamo deciso di andare avanti perché devono dirci se serviamo per le funzioni che svolgiamo. Abbiamo chiesto la defiscalizzazione/credito di imposta. Per fare cosa? Per darci una mano ad abbassare i costi ed avere risorse da reinvestire in infrastrutture materiali (centri sportivi per i giovani) e in infrastrutture immateriali (formazione dei giovani). Questo comporterà cofinanziamento negli investimenti dei proprietari dei club, in un momento in cui è scarsa la fiducia nell’investimento in Italia.

La Lega Pro, dopo aver definito le regole che allontanano i banditi, ora ha chiesto un segnale per conquistare la sostenibilità dei club.

Le risposte non ci sono, si continua con i rinvii. Ci fermiamo, il Campionato Serie C riprenderà il 12 gennaio 2020. C’è il tempo necessario perché il Governo ed il Parlamento ci diano le risposte CONCRETE di cui abbiamo necessità.

Quello che può succedere alla ripresa del campionato è facile da intuire, la nostra pazienza non c’è più e quindi continueremo la nostra battaglia”.

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Pubblicato il 16 Dicembre 2019
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