Luca Conte sul bilancio: “O Binelli non sa, o ha una bella faccia tosta”

Il capogruppo del PD risponde alle dichiarazioni di apertura del consigliere Fabio Binelli su «Due o tre aspetti interessanti, in particolare se a farlo e chi ha avuto l’onere e l’onore di governare la nostra città per tanti anni». Pronta la risposta del consigliere leghista

Generico 2018

Ci ha dormito sopra una notte, il capogruppo del PD Luca Conte.  Ma poi ha deciso di ripeterle ad alta voce, le sue riflessioni dopo la prima giornata di maratona in consiglio comunale.

Queste prendono spunto dall’intervento d’apertura del consigliere della Lega – e già assessore all’Urbanistica – Fabio Binelli, che ha toccato quelli che il capogruppo PD considera «Due o tre aspetti interessanti, in particolare se a farlo e chi ha avuto l’onere e l’onore di governare la nostra città per tanti anni».

In primo luogo, per esempio: «Ammettere alla luce del sole di non capire minimamente nulla del “fondo crediti di dubbia esigibilità” la considero una pesante ammissione di colpevolezza: proprio il fondo crediti di dubbia esigibilità è una delle voci che ereditiamo dal passato e appesantiscono l’attuale bilancio – spiega Conte – Questi accantonamenti sono calcolati in base alla effettiva percentuale di riscossione degli anni precedenti: proprio a causa della scarsa virtuosità degli anni passati, quindi, oggi ci viene impedito di utilizzare alcune risorse. Forse, se avesse chiesto ai tempi come funzionava questo fondo, oggi il bilancio avrebbe piu risorse disponibili per la collettività».

Il secondo punto riguarda l’introduzione al bilancio preventivo, che fa un analisi macro economica della situazione: «Ha detto, un po’ sbeffeggiando, che nel bilancio di Varese si parla di Cina e di mercato internazionale, come se non c’entrasse nulla e fosse inutile: ma forse l’ex assessore Binelli non sa, e anche questo sarebbe grave, che una voce importante del bilancio è dato dagli introiti azionari (in particolare le azioni A2A, ndr) quindi l’andamento delle borse è un elemento assolutamente da considerare per fare le opportune previsioni».

Terzo e ultimo punto, è il dito puntato contro i mutui: «Il fatto che metta in guardia la città sul rischio di indebitare il comune per i prossimi decenni con dei mutui è davvero il colmo: innanzitutto, si tratta di una voce che insiste sull’anno 2021, e quindi non è nemmeno scontato che si accenda. Ma poi colpisce sentire una frase del genere da chi ha avuto il coraggio, proprio in chiusura di mandato, di accendere fideiussioni relative a mutui per oltre 27 milioni di euro (per pagare i debiti di Aspem reti, ndr) vincolando così due milioni di euro ogni anno per decenni. Delle due l’una: o Binelli non sa di avere votato e sostenuto questo provvedimento, oppure al capogruppo leghista la faccia tosta non manca, nell’accusare noi falsamente di cose fatte innanzitutto da loro e che hanno lasciato un consistente buco a Palazzo Estense. So che questo termine li infastidisce, ma io mi permetto di utilizzarlo, perchè esso rende bene l’idea della situazione che abbiamo ereditato e delle responsabilità politiche di chi ha male amministrato per anni la città».

LA RISPOSTA DI FABIO BINELLI

Pronta la risposta di Fabio Binelli: «Conte evidentemente non ha ascoltato bene il mio intervento: io ho detto che il bilancio è poco trasparente e di fatto illeggibile per i cittadini»

Per questo: «Ho citato come esempio il calcolo del fondo crediti di difficile esigibilità la cui tabella non riporta in modo comprensibile le voci di entrata che la giunta Galimberti, che governa da quasi quattro anni, non è in grado di incassare (obbligando ad accantonare risorse a danno dei cittadini)» ha risposto il consigliere della Lega.

«Anche sui mutui ho evidenziato l’assenza di trasparenza – ha continuato Binelli – visto che il bilancio prevede nel 2021 l’assunzione di un mutuo per circa 15 milioni di euro senza neppure citare quali opere sarebbero finanziate da questo indebitamento. Il timore è che servano per opere propagandistiche preelettorali, causando una voragine nei conti che dovrà gestire la prossima amministrazione: è un avvelenamento dei pozzi prima della ritirata».

Binelli conclude poi con una stoccata “di ritorno”: «Che poi,  gli interventi sui tassi d’interesse della Banca del Giappone e gli stimoli alla crescita industriale del governo cinese abbiano tale importanza sul bilancio comunale da meritare le prime dieci pagine del documento di programmazione, in cui si stanziano fondi per i percorsi pedonali di Biumo Superiore, beh, fa capire bene il carattere velleitario del bilancio della giunta Galimberti»

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Dicembre 2019
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