Odore acre e bruciore: Arpa e Comune avvieranno “indagini” a San Macario
Il fenomeno si presenta soprattutto in estate, con fastidio agli occhi e alla gola. Il sindaco coinvolge Arpa che userà nuove modalità di rilevazione
È un odore acre, che si trasforma in bruciore alla gola e agli occhi. Succede a San Macario di Samarate: non una emergenza di oggi, ma uno scenario noto e fino ad oggi non ancora risolto. E ora il Comune di Samarate cerca un nuovo approccio con Arpa.
«Stamattina alla sede Arpa di Varese ho avuto un incontro con Stefano Cecchin, presidente Arpa Lombardia, e con Adriano Cati, direttore dipartimento Como-Varese» spiega Enrico Puricelli, sindaco della cittadina dal giugno scorso.
«Un incontro per presentarmi, per fare una prima analisi dello scenario del Bridge. Ma soprattutto abbiamo voluto portare l’attenzione sul problema esistente a San Macario».
La questione è stata affrontata più volte, con tutte le difficoltà di riuscire a intercettare il momento in cui si presenta il fenomeno. «Con la nostra Polizia Locale, pur avendo fatto sopralluoghi, non siamo riusciti a risalire all’origine del problema» riconosce il sindaco.
E ora? «Arpa ci ha spiegato che sta sviluppando una app che prevede fino a venti “sentinelle” attivabili in una zona, a cui anche il Comune di Samarate intende aderire. Con queste sentinelle si può intercettare il momento esatto e aiutare Arpa a intervenire con le rilevazioni».
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