Scarpe rosse sul tavolo: il Gruppo di lavoro Salute mentale dice no alla violenza

Nell'incontro odierno del Gruppo coordinato dallo psichiatra Isidoro Cioffi ha preso ufficialmente posizione contro la violenza sulle donne

Generico 2018

Il Gruppo di lavoro provinciale per la salute mentale, coordinato dallo psichiatra Isidoro Cioffi, direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze della Asst dei Sette Laghi, ha preso ufficialmente posizione contro la violenza sulle donne, in occasione dell’incontro di oggi, venerdì 6 dicembre, nella sede di Villa Recalcati dove periodicamente si riunisce da oltre trent’anni con il coordinamento del settore Servizi sociali della Provincia, attualmente affidato al consigliere Mattia Premazzi.

I componenti il gruppo di lavoro, operatori, medici, psichiatri, associazioni di familiari, di volontari e di utenti dei Servizi psichiatrici di tutta la provincia, sindaci e amministratori pubblici del territorio, hanno posato sul tavolo tante scarpe rosse per ricordare le vittime della violenza maschile: «Con questo gesto intendiamo dare un segnale, sottolineare che il nostro Gruppo è attento alla tematica della violenza di genere -Ha detto il coordinatore Cioffi – Ci uniamo alla  recente trascorsa giornata di mondiale di sensibilizzazione su queste tematiche per  testimoniare che siamo stanchi di sentire parlare di brutalità contro le donne, che serve tenere alta l’attenzione».

La proiezione del filmato del flash mob realizzato dalle corsiste e dalle operatrici del gruppo di teatro del Centro psico sociale di Laveno Mombello e da alcune attrici della Compagnia Duse di Besozzo, dirette dalla regista Silvia Sartorio, assessore alla cultura del comune di Besozzo, ha narrato storie di soprusi, vessazioni, violenze subite dalle donne in modo plateale e subdolo. La rappresentazione, come ha spiegato Silvia Sartorio, raccoglie testimonianze vere, il flash mob è stato fatto per due anni consecutivi in occasione della giornata mondiale per la Salute mentale, nell’atrio del monoblocco dell’Ospedale di Circolo di  Varese ed ha favorito l’avvicinarsi di alcune donne alle associazioni varesine che aiutano le vittime di violenza.

Il dibattito, stimolato dal filmato, ha approfondito la tematica rimarcando la necessità di far valere il rispetto come valore fra uomo e donna combattendo una certa cultura maschile che, in particolare in Italia, affonda le radici in un passato recente: solo nel 1980 è stato abrogato il “delitto ‘onore” e la conseguente attenuazione della pena all’uxoricida.ù

L’assessore del comune di Cocquio Trevisago, Sara Fastame, ha evidenziato l’importanza che anche da parte politica ci sia una presa di  coscienza del problema illustrando alcuni progetti sviluppati nel suo comune.

La donazione di due quadri ispirati al tema della violenza sulle donne da parte dell’artista Matelda Ranza al Glp che saranno appesi negli ambienti della Provincia di Varese, ha chiuso l’evento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2019
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