Il segretario leghista: “Le sardine varesine? Altezzosi come certa sinistra senza identità”
Il gruppo nato sull'onda dei movimenti di piazza contro le politiche sovraniste ha annunciato il primo raduno della provincia di Varese a Busto Arsizio. Bianchi: "Sbagliato anche il nome che hanno scelto"
Le “Sardine varesine”, il gruppo nato sull’onda dei movimenti di piazza contro le politiche sovraniste, hanno annunciato il primo raduno della provincia di Varese a Busto Arsizio il prossimo 9 dicembre. Un’appuntamento che, se da un lato scalda i partecipanti del gruppo Facebook delle sardine varesine, dall’altro attira le prime reazioni degli avversari politici.
Tra i primi è proprio il segretario provinciale della Lega, il deputato Matteo Bianchi, ad alzare il tiro della polemica: “I promotori delle sardine varesine sono Rossella Iorio e Silvano Monticelli di Samarate – dice il segretario leghista -. La prima è consigliere comunale e segretario cittadino del PD, già candidata alle regionali, il secondo è stato candidato alle amministrative dello scorso maggio con la lista civica di sinistra Alternativa per Samarate”.
Proprio ai due organizzatori Bianchi contesta il messaggio lanciato in occasione dell’appuntamento di lunedì prossimo: “Invitano a partecipare alle iniziative portandosi dietro un libro, perché la cultura sarebbe l’antidoto contro certi tipi di messaggi non graditi – dice Bianchi criticando l’iniziativa -. Innanzitutto la presunzione di credere che solo il loro messaggio sia acculturato, mentre tutto il resto del mondo che non la pensa come loro non lo sarebbe, è il tipico atteggiamento altezzoso di una certa sinistra. Una sinistra priva di identità che cerca di nascondersi dietro nuove etichette, ma grattando esce sempre fuori il PD”.
Bianchi se la prende anche con il nome scelto dal gruppo: “Se vogliamo parlare di cultura, cominciamo con il dire che hanno già “toppato” il nome, perché -rivolgendosi a tutto il territorio provinciale- noi saremmo varesotti (abitanti della provincia di Varese) e non varesini (abitanti del solo capoluogo). Qualche libro di storia locale servirebbe alle sardine. Ah già, storia locale.. Pericoloso messaggio populista”.
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