Si riuniscono gli Stati Generali della Cultura: “Reti, investimento e sviluppo”

Le associazioni culturali del territorio si sono trovate al Museo del Tessile con l'assessore Manuela Maffioli per fare il punto della situazione e per nuovi progetti

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Reti, investimento, sviluppo. Queste le tre parole chiave degli Stati Generali della Cultura 2019, iniziativa arrivata alla terza edizione promossa come sempre dall’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, che ha diretto i lavori dell’unico momento annuale di seduta plenaria di tutti e cinque i tavoli tematici costituiti.

Cinque (Arte, Teatro, Letteratura, Musica, Identità) fino ad oggi, vista la nascita del tavolo “Immagine” annunciata dalla stessa Maffioli nell’intervento di apertura. Comprenderà le tre realtà storiche che fanno del contenuto visivo fine e mezzo della ricerca artistica: Andreella Photo (con Dia sotto le stelle), AFI (Archivio Fotografico Italiano) e il sistema cinema (Busto Arsizio Film Festival, BA film Factory, BA Film Commission, Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni e sguardi).

Per Dia sotto le Stelle, Sarah Leoni ha affermato “la volontà di organizzare con il nuovo tavolo Immagine una piccola kérmesse con mostra fotografica, multivisione e proiezione cinematografica, in un weekend/settimana dedicato all’Arte dell’Immagine, un incontro di tutte le arti fotografiche e cinematografiche che convergono, si integrano e compensano”.

«Vi ho chiesto di provare a supplire alla mancanza di risorse con il vostro sapere e saper fare, con l’assessorato a fianco – dice invece Maffioli, riferendosi a tutti – non era scontato che a questo appello arrivasse una risposta corale da parte vostra e neanche il successo di pubblico che abbiamo registrato. Mi rivolgo ad eventuali altre realtà che abbiano voglia di agire in rete a farsi avanti. Il tavolo è uno strumento che aiuta le associazioni a realizzare i loro progetti. Fare rete dev’essere la parola d’ordine per far entrare Busto in circuiti più ampi. Investimento anche nel senso di aprire le associazioni ai giovani: fate reclutamento tra i giovani, è un investimento non solo per i giovani stessi e le vostre realtà, ma anche per la città. Sviluppo: per me la cultura è un grande fattore di sviluppo individuale e del territorio, ma dobbiamo far capire che ciò che offriamo non vale meno di altro e ha un costo. Spendere soldi per la cultura è un investimento e porta sviluppo: rivendichiamo il valore materiale e immateriale di tutto ciò».

Rivendicando anche quanto fatto nell’anno passato, come BA Classica, la Festa dei Teatri, le mostre di fiber art (la rassegna dedicata a Maria Lai e Miniartextil), il focus sul Liberty, l’originale omaggio a Leonardo, oltre naturalmente alle importanti attività consuete. «Non ci sediamo su ciò che di tanto abbiamo, ma andiamo oltre. A maggio, grazie al tavolo Letteratura, torna il festival del libro, BA Book, riportiamo l’attenzione sull’oggetto libro nell’ambito del grande investimento anche strutturale in atto in biblioteca».

È toccato poi ai referenti dei tavoli fare il punto sullo stato dell’arte e le attività svolte nel 2019, a volte rivelando anche progetti per l’anno prossimo: come Davide Bontempo, referente del Tavolo Musica che ha il annunciato «il ritorno di Pianocity Milano al Teatro Sociale, con la collaborazione di Musikademia, Educarte e l’Associazione Rossini, e si sta anche lavorando a un progetto di valorizzazione delle bande cittadine», o Rolando Pizzoli, per il Tavolo Identità: «Oltre al Gran Cuncertu, che sta diventando un vero e proprio appuntamento fisso nell’agenda annuale, si terrà anche la Terza Edizione del percorso di avvicinamento al Sinaghin-Bustocco». La seconda parte della mattinata, aperta al pubblico, è stata dedicata all’approfondimento di un tema molto attuale, «Il parternariato pubblico-privato per lo sviluppo della Cultura», proposto dall’avvocato Oscar Prevosti dello studio legale A & A.

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Pubblicato il 21 Dicembre 2019
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