Carte sinestetiche, una mostra sorprendente fra arte e cultura

Domenica 12 Gennaio 2020, ​ultima straordinaria occasione per godere della mostra ​dalle 14 alle 17​ presso ​"La Schola"​ a Morosolo

Generico 2018

Una mostra sorprendente fra arte e cultura, un’opera condivisa tutta da gustare. “Carte Sinestetiche” sarà in mostra per l’ultima apertura straordinaria domenica 12 gennaio in qualsiasi momento​ dalle ore 14 alle ore 17​ presso ​”La Schola”​ (via Maroni 13, ​Morosolo​). L’ingresso è libero, gratuito e aperto a tutti.

Le opere in mostra sono il risultato artistico del laboratorio sensoriale di Terapeutica Artistica realizzato insieme ai bambini della ​scuola primaria A. Manzoni di Morosolo​ dell’Istituto Comprensivo Campo dei fiori da Francesca M. Croci (ex alunna della scuola).

Francesca, studentessa del​ biennio specialistico in “Teoria e pratica della Terapeutica Artistica” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera​ comunica il senso dell’esperienza proposta​: «La Terapeutica Artistica consiste nella pratica di un’arte che viene definita terapeutica, riabilitativa e rigenerativa, che ha lo scopo di prendersi cura di se stessi, in modo creativo, profondo e decisamente unico e puro, attraverso l’arte e le sue infinite potenzialità».

Il progetto “Carte Sinestetiche”, è stato rivolto a tutti gli alunni della Scuola Primaria “A. Manzoni” di Morosolo, con l’idea di portare all’interno del contesto scolastico un momento artistico di sensorialità e cura consapevole, attraverso l’utilizzo del materiale cartaceo, del colore e dei ricordi dei bambini, giungendo alla realizzazione di opere d’arte condivise.

La carta è stata la protagonista del percorso​; da un lato per la sua immensa potenzialità sensoriale, permettendo lo scaturire di emozioni e profondi sentimenti e ricordi; dall’altro per potersi allontanare dall’idea del “foglio di carta” come semplice “supporto”, divenendo invece strumento e mezzo fondamentale per la realizzazione di vere e proprie opere d’arte condivise.

Il progetto realizzato insieme ai bambini ha preso vita dalla volontà di sviluppare un ​percorso pluri-sensoriale​ e, insieme, ​cromatico​. Incontro dopo incontro, sono stati affrontati tutti e cinque i sensi, precisamente associati a determinanti colori primari e secondari, secondo la fenomenologia del colore.

Le associazioni cromatiche e sensoriali hanno dato vita a momenti ed esperienze sensoriali e laboratoriali di unione, confronto e condivisione, al cui interno le ​memorie e i ricordi dei bambini ​sono stati i protagonisti indiscussi.

Questi alcuni commenti dei bambini:

“Questa esperienza mi ha trasportata in un mondo di ricordi del mio passato, belli e meno belli, ma ora che li ho condivisi con gli altri mi sento molto meglio. Condividere ti fa stare bene perchè è come se gli altri bambini sentono il tuo dolore e ti aiutano a portarlo via” A.

“Non avevo mai fatto un laboratorio di questo tipo e ho capito che intorno a me ci sono moltissimi odori, sapori, dettagli e suoni che non conoscevo così bene e ognuno di loro mi ha portata indietro nel tempo, a quando ero più piccola” M.

“Fare la carta è stato come fare una pozione: prima si spezzetta la carta a pezzettini, poi si frulla tutto ed esce la pappa di carta; poi si versano dentro i ricordi e le emozioni e viene fuori l’opera d’arte, che è la magia!” S.

“É stato bello rivedere tutti i nostri lavori esposti in una mostra, come in un museo; mi sono sentita un’artista, perché le opere le abbiamo fatte veramente noi!” V.

Le insegnanti attraverso le parole della docente Paola Pozzi che ha seguito più da vicino tutto il percorso confermano il valore dell’inusuale esperienza che i bambini hanno vissuto con molta intensità come si evince dalle loro stesse parole.

«Il fatto di potersi esprimere liberamente, senza il peso del giudizio sui loro elaborati, è molto prezioso: un dono che i bambini comprendono e restituiscono con vero piacere. Questo li rende liberi di sperimentare e di vivere fino in fondo le emozioni della creazione di opere d’arte e del racconto che scaturisce dall’utilizzo dei canali sensoriali. Ho osservato bambini che nelle attività curriculari a volte faticano ad esprimersi: in questo contesto li ho ascoltati raccontare ricordi ed emozioni vissute con grande trasporto e ho avuto modo di conoscerli meglio. Il valore di questa esperienza sta, secondo me, proprio in questa libertà di espressione. Anche il poter vedere i propri lavori esposti in una mostra è stato molto importante perché ha dato loro modo di ammirare ancor meglio il frutto del loro impegno e il senso dell’opera condivisa”: fare un “pezzetto” che insieme al “pezzetto” di tutti i compagni crea una vera opera d’arte!».

Generico 2018
Generico 2018
Generico 2018

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 10 Gennaio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.