L’appello della Regione: cercasi cimici asiatiche per allevamento
Gli insetti raccolti e consegnati (almeno cinquanta) serviranno per le ricerche di un progetto finalizzato a ridurre la presenza di questo insetto così dannoso per coltivazioni e vegetazione
La Regione Piemonte ha pubblicato un appello ai cittadini per la raccolta di cimici asiatiche. Avete letto bene, proprio le cimici dal tipico colore marrone che da tempo hanno invaso giardini e abitazioni anche nel Varesotto. Gli esemplari consegnati (un minimo di 50 adulti) serviranno per una ricerca con l’obiettivo di arrivare a ridurre la presenza di questi insetti così dannosi per l’agricoltura e la vegetazione locale.
“La cimice asiatica (Halyomorpha halys), arrivata da pochi anni in Italia, è diventata la maggior avversità per molte colture – si legge nella nota della Regione – Nel 2019 ha causato danni per centinaia di milioni di euro nella sola Italia settentrionale. Vista la gravità della situazione e l’impossibilità di tenerla a freno solo con trattamenti insetticidi, si sta organizzando un piano di lotta biologica a livello nazionale, per moltiplicare in laboratorio e poi liberare in natura i nemici naturali di questa cimice, in particolare Trissolcus japonicus, meglio conosciuto come “vespa samurai”, che ne attacca le uova. Per riprodurre in gran numero questi insetti utili in laboratorio, servono molte uova della cimice asiatica per cui è indispensabile avere a disposizione migliaia di adulti, maschi e femmine, da tenere in allevamento per la produzione delle uova”.
La Regione richiede “la collaborazione della popolazione per raccogliere quantità elevate di cimici asiatiche (le altre specie, come la cimice verde Nezara viridula, non servono!) nei mesi di gennaio, febbraio e marzo”.
Chi trovasse adulti della cimice, che passano l’inverno in ambienti riparati (mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ripostigli vari…), può inviare una segnalazione a:
- cimiceasiatica.disafa@unito.it | tel. 011 6708535
Il numero minimo per le segnalazioni è di almeno una cinquantina di adulti.
A seguito della segnalazione si procederà a prendere contatti per organizzare un sopralluogo volto alla raccolta degli esemplari. “In questo modo – conclude la nota – i cittadini, oltre a sbarazzarsi della presenza di questi insetti, contribuiranno a un progetto finalizzato a ridurre la presenza della cimice così dannosa alle coltivazioni, con il duplice beneficio di limitare sia l’impiego di insetticidi nelle coltivazioni sia l’invasione di questo insetto in autunno e inverno nelle abitazioni”.
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