Matrimoni e unioni civili: arrivano le nuove “istruzioni per l’uso”

Passato in commissione affari generali a larga maggioranza il nuovo regolamento per i matrimoni e le unioni civili, che verrà sottoposto a votazione al prossimo consiglio comunale

Matrimonio Filippa Lagerback e Bossani a Ville Ponti

Un nuovo regolamento disciplinerà matrimoni e unioni civili nel comune di Varese: la sua bozza è stata “sistemata” e approvata a larga maggioranza dalla commissione affari generali del 21 gennaio 2020.

Le nuove norme adegueranno il vecchio “Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili” fino dal titolo: ora infatti diventa il “Regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni civili e delle unioni civili” comprendendo quindi anche le cerimonie pubbliche per chi sancisce l’unione tra persone dello stesso sesso.

Tra le parti definite dal nuovo regolamento, ci sono anche i luoghi del Municipio dove svolgere questa cerimonia, che è pubblica e ratificata da un ufficiale di stato Civile: innanzitutto, nella Sala matrimoni di palazzo Estense, e nel salone Estense quando disponibile. Ma anche all’aperto, nei mesi da aprile a ottobre: il regolamento individua i “posti giusti” nello spazio antistante il salone Estense o la sala Giunta.

Esistono però già anche altre “location”: «Oltre alle sedi comunali, si sono aggiunte anche altre sedi private a cui il comune ha consentito di organizzare cerimonie – ha spiegato Nicoletta Zucchi, coordinatrice del servizio Anagrafe del comune – Si tratta innanzitutto delle ville Ponti, con cui abbiamo una convenzione fin dal 2017 (e uno dei primi fu il matrimonio tra Filippa Lagerback e Daniele Bossari, ndr). A loro si sono aggiunte anche la Location Camponovo al sacro Monte, villa Paradeisos, il Borgo di Mustonate e il palace Hotel». In tutte queste sedi, perchè sia valido il matrimonio, si muoverà l’ufficiale di stato civile, che accompagnerà obbligatoriamente il celebrante.

I matrimoni si svolgeranno dal lunedì al sabato: ma non più solo negli orari consentiti dall’apertura dell’anagrafe. Naturalmente, i matrimoni “fuori orario” dovranno però essere approvati e avere il garantito il funzionario in grado di ratificarli.

Tra le norme aggiunte nel nuovo regolamento, ci sono anche delle prescrizioni che nella normativa precedente, datata 2008, nemmeno erano contemplate: come il “divieto di lancio di riso, pasta, petali o coriandoli nelle sale, tranne che negli spazi aperti”. Un segno dei tempi, e della maggiore importanza rituale che questa cerimonia civile ha acquistato negli ultimi anni.

Nel nuovo regolamento saranno infine disciplinati anche i corrispettivi per l’utilizzo delle sale, che prima avevano una tariffa fissa e ora saranno fissati in un range.

Una parte della discussione su cui i membri della commissione, presieduta da Giacomo Fisco, hanno chiesto rassicurazioni, ottenute direttamente dal sindaco Davide Galimberti, presente alla discussione.

La Giunta avrebbe infatti già stabilito che tariffe non varieranno rispetto al regolamento precedente: che prevedevano per le sale di palazzo Estense 117 euro per i residenti (e iscritti all’Aire Varese) e 232 per i non residenti, per il castello di Masnago 350 euro per i residenti e 500 per i non residenti e nelle altre sale 350 per i residenti e 600 per i non residenti.  Da segnalare infine il fatto che chi si accontenta di una firma “più spiccia” presso un ufficio dell’attività servizi civici, il servizio è gratuito per i residenti e del costo di 50 euro per chi arriva da fuori Varese.

Questo regolamento, passato in commissione a larga maggioranza (Si sono astenuti solo il rappresentante della lista Orrigoni Vigoni e il rappresentante di Forza Italia Longhini, e non c’è stato nessun contrario) deve però essere ancora discusso in consiglio comunale, prima di essere operativo: il dibattito, per l’approvazione definitiva, è previsto per il 28 gennaio prossimo.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Gennaio 2020
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