Mogol, i Legnanesi, l’omaggio a Tognazzi e Max Croci. Il Baff prende forma

L'edizione 18 si svolgerà dal 28 marzo al 4 aprile. Il presidente Munari e il direttore artistico Steve Della Casa svelano una parte del programma. L'assessore Maffioli: "Orgoglio della nostra città"

baff 2020

Mogol e la storia della musica leggera per chiudere, gli omaggi al regista bustocco Max Croci e al grande attore Ugo Tognazzi, la celebrazione de “I Legnanesi” con i loro 70 anni sui palchi teatrali e adesso anche al cinema.

Inizia a prendere forma il profilo della diciottesima edizione del B.A. Film Festival – in calendario dal 28 marzo al 4 aprile – manifestazione organizzata dall’associazione BA Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio e il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, con la direzione artistica di Steve Della Casa e Paola Poli.

In attesa del programma completo della kermesse, con il calendario delle proiezioni e degli eventi, e con i nomi degli ospiti, sono molte le anticipazioni e gli appuntamenti da segnare in agenda annunciati questo pomeriggio all’interno del cuore pulsante del sistema cinema bustocco, l’istituto cinematografico Michelangelo Antonioni.

Soddisfazione per i risultati raggiunti è stata espressa dall’assessore alla Cultura e vicesindaco Manuela Maffioli che non ha nascosto una certa emozione nel pensare che agli albori della kermesse lei stessa, che faceva parte dello staff dell’allora assessore alla Cultura della Regione, portò il nome del Baff all’attenzione delle istituzioni regionali questa piccola perla che nasceva in una città che di cinematografico aveva ben poco: «Da quell’intuizione si è creato un sistema vero e proprio che parte dall’Icma, passa dalle sale d’essai e brilla in maniera più accesa durante la settimana del festival».

Lunedì 30 marzo (Teatro Sociale Delia Cajelli) spazio a una tra le compagnie teatrali più longeve e amate del panorama nazionale, I Legnanesi, per un incontro dal titolo Dal teatro al cinema, 70 anni di successi. Antonio Provasio (la Teresa), Enrico Dalceri (la Mabilia) e Lorenzo Cordara (il Giovanni), in tournée in questa stagione con lo spettacolo “Non ci resta che ridere”, racconteranno – a modo loro – la storia di un trionfo inarrestabile, dal 1949 a oggi.

Ospite d’onore della serata conclusiva del festival, sabato 4 aprile (Teatro Sociale Delia Cajelli), sarà Mogol, celeberrimo paroliere e autore di oltre 1500 brani per artisti come Lucio Battisti, Mina, Patty Pravo, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, Mango e moltissimi altri. Il Maestro verrà intervistato dal direttore artistico e terrà una lectio magistralis sul tema: “Il cammino del pop. L’evoluzione dell’interpretazione dalla romanza ad oggi”. L’interpretazione negli anni ha attraversato fasi salienti con un punto di rottura ben definito da Bob Dylan, momento in cui si passa dalla romanza, dove la potenza della voce la fa da padrona a discapito anche della comprensione del testo, ad uno stile di seduzione fino ad avvicinarsi alla credibilità dell’interpretazione, definita dalla pulizia, dalla semplicità dalla chiarezza della voce. Da Claudio Villa a Ed Sheeran la storia cambia e si avvicina alla vita. Il Maestro Mogol attraverso esempi di brani fondamentali spiega anche con l’ascolto degli stessi, questo fondamentale mutamento.

Nel corso della stessa serata, oltre ad alcuni riconoscimenti ad attori, registi e produttori, verrà consegnato anche il “Premio Delia Cajelli” istituito dall’associazione Educarte in occasione delle “Giornate Pirandelliane”; una nuova opportunità di partnership e di scambio tra il Baff e le realtà culturali della città.

In programma domenica 29 marzo l’omaggio a Ugo Tognazzi, a trent’anni dalla scomparsa: a ricordarlo, in una chiacchierata con Steve Della Casa, saranno i figli Maria Sole, Gianmarco e Ricky. In quella occasione si parlerà naturalmente anche di Venga a prendere il caffè da noi, tratto dal romanzo di Piero Chiara e diretto da Alberto Lattuada nel 1970. Dato che il film fu girato in gran parte a Luino e in provincia di Varese, gli organizzatori del Baff – in collaborazione con il Premio Chiara – lanciano un appello per trovare comparse o persone che in qualche modo diedero il loro contributo alla realizzazione del lungometraggio.

Un momento particolarmente sentito durante il festival sarà certamente l’inaugurazione del fondo Max Croci, regista bustocco scomparso prematuramente nel 2018, che sarà collocato nella sezione di storia locale della Biblioteca comunale Gian Battista Roggia. «La collezione, composta indicativamente da 5.000 titoli di DVD e Blu-ray, donata dalla mamma del regista all’Amministrazione comunale – spiega la direttrice della biblioteca Claudia Giussani – è frutto della grande passione per il cinema che ha caratterizzato tutta la vita di Max. Il suo desiderio era che la sua videoteca rimanesse unita e potesse essere fruita dagli appassionati di cinema con particolare attenzione ai giovani. L’Amministrazione ha deciso di esaudire questo desiderio e di valorizzare la collezione, celebrando in tal modo anche la memoria di un concittadino che al cinema ha dedicato l’intera vita. I titoli dei film verranno progressivamente inseriti nel catalogo della rete provinciale di Varese. E’ allo studio un’etichetta destinata a contrassegnare ogni pezzo della collezione. L’etichetta, che riporterà un disegno realizzato del regista da giovane, è realizzata in accordo con la mamma di Max». In questa occasione, sempre in biblioteca, verrà proiettato il documentario A proposito di Max, che ripercorre la sua carriera, realizzato da Sky Cinema e diretto da Simone Del Vecchio.

Per la rassegna “Made in Italy – Scuole”, proiezioni dedicate agli studenti, che prevedono la presenza di un ospite del cast in sala, verranno presentati: Il Traditore di Marco Bellocchio, Sole di Carlo Sironi, Gli uomini d’oro di Vincenzo Alfieri, Martin Eden di Pietro Marcello e Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani.
Grande partecipazione, infine, al concorso “BAFF in CORTO”, giunto alla quarta edizione: sono quasi 500 i video arrivati alla segreteria del festival per contendersi la vittoria finale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2020
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