“No al business nella sanità”. Riparte la mobilitazione contro l’ospedale unico

Una mostra, esposta per tre giornate di sabato, per opporsi alla "deriva privatistica della sanità" e per contrastare la chiusura dei due ospedali di Busto e Gallarate

Generico 2018

Torna subito, nel 2020, la mobilitazione contro l’ospedale unico e in difesa dei due ospedali esistenti di Gallarate e Busto Arsizio. Una battaglia rilanciata da Rifondazione Comunista (circolo di Gallarate) che sarà in via Torino, davanti all’ingresso principale del mercato, sabato 4 gennaio 2020, sabato 11 gennaio, sabato 18 gennaio.

“Come recita l’articolo 32 della nostra Costituzione, la salute è un diritto che va garantito a tutti i cittadini e le cittadine in maniera egualitaria.Questo fondamentale diritto fu esplicitato con la Riforma Sanitaria( legge 833) del 1978 che istituì il SSNazionale,i cui principi fondamentali erano:universalità,uguaglianza,equità; sopprimendo il sistema mutualistico. A quanto pare la ​Giunta Regionale Lombarda,a guida Lega​, la pensa in maniera diversa. Iniziò Formigoni a smantellare il SSN con la legge regionale n°31 dell’11.luglio.1997 il cui principio ispiratore la “sussidiarietà solidale”permise agli interessi privati di entrare prepotentemente nel SSR (servizio sanitario regionale).La privatizzazione della sanità è proseguita con Maroni e ora con Fontana. Ma la privatizzazione della sanità riguarda tutto il territorio nazionale, ed è spiegata e documentata nella relazione del UPB ( Ufficio Parlamentare di Bilancio) che nelle note conclusive afferma: […]​ il sotto finanziamento del nostro Servizio sanitario; la mancanza di una pianificazione, in particolare nella formazione e delle assunzioni di personale; la necessità di un ri-orientamento della sanità (e degli investimenti) verso il territorio e in relazione al prevalere delle patologie croniche; la lenta, ma progressiva, privatizzazione della nostra sanità in atto negli ultimi due decenni

“I cittadini lombardi in questi 25 anni, con le giunte formate dal centro-destra, hanno constatato:a) il declino dei servizi sanitari pubblici( liste di attesa per tutti,ma non se paghi, diminuzione posti letto e del personale sanitario)e la costruzione di “ospedali unici” in sostituzione degli ospedali di prossimità.b)L’immorale e senza vergogna” malaffare sanitario” che portò all’arresto di ​Roberto Formigoni​ per aver versato ​200 milioni di denaro pubblico alla clinica privata Maugeri​ e le accuse per associazione a delinquere e false fatturazioni a noti esponenti di Forza Italia,ma ogni giorno nuove denunce per malaffare raggiungono esponenti delle destre sovraniste e/o liberiste.​Il​ nostro territorio verrà colpito da questa disastrosa politica Regionale anche con la decisione di chiudere i nosocomi di Gallarate e Busto Arsizio,le cui strutture saranno messe “sul mercato”,per costruire un’unica struttura nella zona di Beata Giuliana.Nel frattempo i due ospedali vengono progressivamente smantellati nel silenzio complice dei sindaci del territorio.Ma per rispondere ai problemi di salute dei cittadini ed erogare servizi efficaci servono le nuove gigantesche mura? No”

Il PRC sostiene invece la centralità della prevenzione e promozione della salute in tutti gli aspetti della vita e del lavoroM prestazioni sanitarie utili, necessarie ed efficaci accessibili a tutte e tutti; finanziamento basato sulla fiscalità generale; protezione della sanità dalle logiche di mercato; “no al ritorno delle assicurazioni private e alle mutue (welfare aziendale)”.

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Pubblicato il 03 Gennaio 2020
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