Parte la riqualificazione del Pravaccio, fiume Olona più pulito

Approvato il progetto esecutivo, il cantiere inizierà entro il 2020 e si concluderà due anni dopo, con 9,6 milioni di Euro di spesa

Presentazione potenziamento Olona Pravaccio - Alfa

Era uno degli impianti più vecchi sull’Olona e diventerà il più all’avanguardia senza perdere nemmeno un minuto di funzionalità. Questa è la promessa di Alfa, la società pubblica gestore unico del servizio idrico integrato, che ha l’appalto della progettazione esecutiva e dei  lavori di riqualificazione del Depuratore di Varese Pravaccio.

Approvato il progetto esecutivo, il cantiere infatti inizierà entro il 2020 e si concluderà due anni dopo, con 9,6 milioni di Euro di spesa

L’impianto è progettato per 110mila abitanti: ora sostiene le acque da depurare di metà di Varese (La parte nord ovest scarica sul depuratore di Gavirate, ndr), Induno Olona e Malnate. «Ma siamo pronti anche ad accogliere le acque di Viggiù e Cantello, nel caso in cui i loro depuratori vengano chiusi» ha spiegato Annalisa Berni di Alfa nell’illustrare il progetto.

Presentazione potenziamento Olona Pravaccio - Alfa

«Si tratta di un impianto strategico non solo per la città di Varese, ma per tutto il bacino dell’Olona – ha commentato il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli – Il nostro obiettivo è quello di adeguarci alle sempre più severe normative del settore e di contribuire  in maniera decisiva al miglioramento della qualità delle acque dell’Olona».

Soddisfazione da parte del sindaco di Varese Davide Galimberti, che dopo un periodo di rapporti turbolenti con la società, ha accolto con una vigorosa stretta di mano con la dirigenza di Alfa la notizia:  «Il cambio di passo evidente nel modo di affrontare i problemi della città e guardare al futuro è importante, e voglio testimoniarlo, dopo gli scontri anche duri che abbiamo avuto con la società – ha commentato il sindaco di Varese – Questo è un intervento che permette di soddisfare i comuni limitrofi, ma anche di risolvere i problemi di quella parte di Varese che è ancora sprovvista di rete fognaria, come cascina Mentasti e parte di San Fermo»

Alla presentazione c’erano anche Legambiente Varese, presente alla presentazione con una delegazione guidata dalla presidente Valentina Minazzi,  e l’Associazione Amici dell’Olona: «Voglio fare i complimenti ad Alfa, ci ha stupito veramente. Abbiamo per tanti anni avuto confronti duri con Alfa, ora ci spertichiamo in lodi, per il loro cambio di passo – ha spiegato Franco Brumana, dell’associazione Amici dell’Olona –  Oggi è un momento storico per la provincia di Varese e un momento storico per l’Olona: perchè l’Olona è inquinato principalmente dai 5 depuratori pubblici che scaricano nel fiume. Sappiamo che ci sono studi di fattibilità per gli altri depuratori, speriamo di ritrovarci presto per la presentazione dei progetti esecutivi dei prossimi»,

«Per noi è importante che si guardi il fiume non con paura, ma positivamente – Ha commentato invece Valentina Minazzi –  è questo il lavoro che facciamo da tanti anni e che soluzioni come queste aiutano»

I NUMERI IL DEPURATORE DEL PRAVACCIO

Il depuratore di Varese Pravaccio è stato il primo dei depuratori consortili della Provincia di Varese ad entrare in funzione, nel 1984, e tratta gli scarici fognari dei comuni di Induno Olona, Malnate e la parte sud est di Varese. Il nuovo progetto ha una potenzialità di 110.000 mila abitanti equivalenti e tratterà ogni giorno una media di 36mila metri cubi di reflui fognari con un carico organico di 6600 chilogrammi di BOD.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Gennaio 2020
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