Sanità italiana: 2.400 pediatri in meno nei prossimi 4 anni

Feirpad denuncia il mancato ricambio generazionale sul fronte dell’assistenza pediatrica

vario

Non è la prima volta che il sistema sanitario italiano finisce sotto l’occhio del mirino a causa della carenza del personale. Questa volta l’allarme è stato lanciato dal Libro Bianco dell’Assistenza Pediatrica. Dal libro bianco dell’assistenza pediatrica – realizzato dalla Federazione Italiana delle Associazioni e Società Scientifiche dell’Area Pediatrica (FIARPED) – si evince, infatti, un dato abbastanza allarmante soprattutto per le prossime generazioni.

Sembra proprio che, sul fronte della pediatria, i medici che andranno in pensione saranno nei prossimi quattro anni circa 5.289. Il numero è di certo esiguo se pensiamo che le nuove reclute saranno invece approssimativamente 2.900. Questo significa che ci saranno oltre 2.300 pediatri in meno.

A questa previsione va aggiunta un’altra nota informativa dolente: già da un po’ di tempo nelle zone più periferiche si denuncia la scarsa presenza di personale pediatrico. Lo scenario appare seriamente preoccupante, se si considera per altro che le diagnosi di bambini con patologie croniche sono in aumento. Molto spesso, non potendo fare riferimento sulla figura di uno specialista, tali soggetti diventano pazienti dei medici generici.

La pediatria è e rimane, nonostante ciò, uno dei fiori all’occhiello del nostro sistema sanitario se paragonata alle statistiche sulla mortalità infantile degli altri Paesi europei e non. Questo si deve in parte al fatto che negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti anche sul fronte dell’integrazione tra assistenza medica e nuove tecnologie.

Non ci riferiamo solo a strumenti raffinati ed innovativi di cui spesso si servono gli specialisti, ma anche al fatto che la medicina ha saputo sfruttare al meglio le risorse del web. Oggi, infatti, qualsiasi genitore dotato di connessione internet può mettersi in contatto con un pediatra online. La soluzione in questione può essere decisiva se si necessita di una consulenza immediata o se non si ha la possibilità di recarsi fisicamente in uno studio medico.

Ebbene secondo Renato Cutrera, il presidente della Feirpad, il prossimo passo è proprio ripensare l’intero assetto dell’assistenza pediatrica, col fine di garantire ad ogni bambino il diritto di ricevere le cure adeguate a prescindere dal contesto in cui vive.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Gennaio 2020
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