Sostenibilità, Ubi Banca aderisce al manifesto d’Assisi
Il documento per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica sarà presentato venerdì 24 gennaio al sacro convento di San Francesco
Il gruppo Ubi Banca aderisce al Manifesto d’Assisi, promosso da Symbola per “Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”, che sarà presentato venerdì 24 gennaio ad Assisi al sacro convento di San Francesco. Letizia Moratti (foto), presidente del cda dell’istituto di credito, ha firmato il documento programmatico con il quale viene ribadito l’impegno della banca nell’ambito della sostenibilità, estesa anche al campo dell’azione economica.
Un segnale importante perché il Manifesto di Assisi, così come il recente Business Roundtable, con i suoi oltre duemila firmatari punta a un’inversione di rotta dell’economia. La sostenibilità, del resto, non è un abito che si indossa solo in alcuni momenti, ma è fatto di azioni e decisioni concrete, continue e coerenti, con i valori che si affermano. Con questa adesione Ubi Banca ribadisce il suo impegno a perseguire un’azione equilibrata tra svolgimento della propria funzione nell’economia e convinta attenzione ai temi della sostenibilità economica, ambientale e sociale.
«Il Manifesto ci richiama a una responsabilità che come protagonisti del sistema economico è nostro dovere continuare ad assumere, ed è in sintonia con l’azione che Ubi ha intrapreso da tempo per la creazione di valore condiviso e sostenibile – afferma Letizia Moratti – La tutela dell’ambiente, inoltre, non può non considerare l’esplicito riferimento alla dimensione umana e alla sua difesa: un intento che distingue questa iniziativa e la cui importanza non potrà che rafforzarne».
Ubi Banca è da tempo attivamente impegnata nella promozione di uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile, attraverso una gamma di progetti che comprendono i social bond. Negli ultimi 8 anni ha emesso 97 social bond Ubi Comunità, sottoscritti da oltre 40.000 clienti, per un controvalore che supera 1,1 miliardi di euro. L’attività ha permesso la devoluzione a titolo di liberalità oltre di 5,3 milioni di euro. A questi si aggiungono i finanziamenti a impatto sociale, erogati a fronte di investimenti economicamente sostenibili promossi da operatori profit e non profit, sono collegati a progetti sviluppati nel segno dell’innovazione e dello sviluppo sociale ed economico. Infine, il gruppo ha predisposto un articolato piano di attività per il rafforzamento del livello di alfabetizzazione finanziaria dei giovani, i green bond e i servizi di welfare aziendale resi disponibili anche alle Pmi.
Con la piattaforma di Ubi Banca più welfare nella busta paga degli artigiani
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