“Teniamo la colonia a Ferno, in ricordo del gattino Negretto”
Il Comune ha disposto il trasferimento a Lonate dei quattro gatti dalla colonia felina individuata nella scuola del paese. Enza Lanzafame lamenta anche l'esborso economico della soluzione
Denuncia a carico di ignoti per il gattino ucciso all’inizio dell’anno a Ferno, nella colonia felina alle scuole. «L’esame autoptico ha confermato che la morte del micio è stata causata da lesioni riconducibili ad un evento traumatico» spiega Enza Lanzafame. È stata lei a richiedere l’autopsia e poi a presentare la denuncia-querela.
«Chi commette un’azione tanto riprovevole non deve restare impunito e deve essere messo in condizione di non reiterare il reato. Non solo Negretto merita giustizia, ma occorre impedire che lo scempio si ripeta». Lanzafame sottolinea anche la presenza di telecamere nella zona che possono fornire immagini.
Al tremendo episodio del gattino ucciso s’accompagna poi – da un punto di vista temporale – la vicenda dell’intera colonia felina che era alle scuole di Ferno e che è stata spostata in una specifica struttura per gatti nella vicina Lonate Pozzolo.
Ora, prima di tutto occorre ribadire che le due vicende sono separate: da un lato l’episodio del gattino, dall’altro il destino della colonia e gli attriti creatisi
La colonia felina, ribadisce Lanzafame, è censita all’Asst Valle Olona, «contrariamente a quanto affermato sulla stampa locale dal sindaco del Comune di Ferno»: «è composta da quattro gatti, tutti sterilizzati a spese della sottoscritta e risulta essere in loco, quanto meno, dall’anno 2016, senza che mai ci siano state contestazioni da parte di alcuno. Pertanto, da almeno quattro anni, i gatti in questione vivono nella zona e si sono abituati all’area ed all’ambiente. Improvvisamente, negli ultimi mesi del 2019, la colonia in oggetto ha iniziato a costituire, per qualcuno, un problema: “I gatti puzzano e sporcano”. Tutto ciò è, per altro, scientificamente smentibile: è sufficiente documentarsi con attenzione». Il problema è emerso all’interno della scuola e poi è stato affrontato dal Comune.
La volontaria della colonia lamenta infatti la «rimozione dell’intera colonia felina letteralmente dall’oggi al domani» e lo spostamento al Cat Village di Lonate Pozzolo. Scelta fatta dal Comune nonostante anche recentemente, dice Lanzafame, il dirigente dell’Ats Insubria avesse fatto un sopralluogo (26 novembre 2019) «escludendo un reale pericolo per la salute di chiunque venisse a contatto con i gatti».
«Il veterinario in questione, al solo fine di evitare sterili polemiche, ha proposto alcune soluzioni (solo per esemplificare: individuazione di un unico sito di alimentazione concordato) per consentire il permanere della colonia predetta nel luogo dalla stessa occupato da sempre. Solo come extrema ratio, qualora non si fossero attuate le prescrizioni indicate, il dirigente veterinario ha prospettato lo spostamento della colonia felina. Come noto, infatti, il trasferimento dei gatti dal proprio habitat presenta serie problematiche per questi animali, che difficilmente e con grande stress fisico ed emotivo possono essere dislocati».
Oltre che per i diritti dei gatti e per l’impegno in parte vanificato dei volontari, Lanzafame denuncia anche l’esborso economico per il Comune per pagare l’accoglimento in altra struttura, che viene da lei quantificato in «3500 euro annuali»
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