Busto Arsizio approva la mozione di indirizzo: “Via i soci che remano contro Accam”
Nella mozione di indirizzo votata da tutti, tranne i 5 Stelle, si chiede spostamento chiusura al 2027, garanzie occupazionali, fondi per la bonifica e l'acquisizione delle quote

Il Consiglio Comunale di Busto Arsizio ha approvato con una netta maggioranza la mozione di indirizzo sul futuro di Accam, dopo il grave incidente che ha portato il termovalorizzatore di Borsano ad un passo dal crack. Tutti i gruppi hanno votato a favore tranne i 5 Stelle che hanno votato contro, nonostante abbiano riconosciuto uno sforzo per migliorare l’iniziale testo presentato dal sindaco Antonelli in commissione.
Il piano di Antonelli per Accam: “Arrivare al 51% e aumentare l’affitto”
Grazie ad una mediazione iniziata proprio in commissione e proseguita in aula ieri sera, giovedì, Busto Arsizio si presenterà oggi pomeriggio all’assemblea dei soci con una posizione sostanzialmente unitaria.
La mozione prevede la revisione della convenzione che sposterà al 2027 la chiusura dell’impianto, il rastrellamento da parte di Busto Arsizio e, si spera, di altri soci forti (Legnano e Gallarate, ndr) delle quote di quei comuni che non desiderano più stare nella società che gestisce l’inceneritore con l’obiettivo di creare una maggioranza forte che possa prendere decisioni durature, la garanzia che i posti di lavoro vengano tutelati e garantiti, la valutazione di un congruo riconoscimento dell’affitto dell’area su cui sorge l’impianto con l’impegno di accantonare quei soldi per la bonifica. Sempre sulla bonifica è stato anche aggiunto che gli enti superiori debbano assicurare una copertura economica per la bonifica dell’area, dopo lo spegnimento.
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