Il consigliere regionale Cosentino pronto a riferire in aula sul caso palaghiaccio
L'esponente di Lombardia Ideale interviene sulla vicenda auspicando un riavvicinamento tra le due parti in causa

La politica, lo abbiamo scritto ieri, si sta muovendo per provare a dipanare la matassa che si è creata attorno alla vicenda del palaghiaccio di Varese che ha chiuso le porte al club di hockey, i Mastini. Il primo a muoversi con una interrogazione è stato Stefano Clerici, il secondo Davide Galimberti che ha convocato una riunione tra le parti nel pomeriggio di domani (mercoledì 5). Ora tocca a Giacomo Cosentino, consigliere regionale in quota Lombardia Ideale, la stessa formazione politica di Clerici (che, in città, è “marchiato” Varese Ideale).
Cosentino non entra nel merito della diatriba tra i gestori della struttura (la Varese Killer Bees presieduta da Matteo Cesarini) e la società giallonera, auspicando un riavvicinamento tra le parti, anche pensando al centinaio di bambini che compongono il settore giovanile del club. «Qualora non ci fossero novità rilevanti – scrive Cosentino – sono pronto a far intervenire l’aula del Consiglio Regionale della Lombardia già durante la seduta di oggi» (martedì 4 febbraio ndr).
Ecco il testo diffuso in mattinata dal consigliere regionale varesino:
«Insieme al Consigliere Comunale Stefano Clerici – che per primo ha sollevato la vicenda e ha chiesto l’intervento immediato del Sindaco Galimberti – sto seguendo da vicino la diatriba che ha portato, al momento, la squadra dei Mastini Hockey Varese fuori da casa sua: il Palaghiaccio di via Albani. Con molto dispiacere oggi tanti bambini non potranno allenarsi e le porte del Palaghiaccio resteranno chiuse anche alla prima squadra, non solo simbolo di Varese e orgoglio lombardo ma anche eccellenza nazionale visto che è in cima al campionato italiano (l’IHL, equivalente alla seconda serie nazionale ndr). Non è mia competenza entrare nel merito della controversia tra il gestore del Palaghiaccio, Matteo Cesarini (Varese Killer Bees), e la società Mastini Hockey. Mi limito ad apprendere dalle parti che la squadra non avrebbe pagato l’affitto della pista del ghiaccio perché è in attesa da tempo di ricevere a sua volta i contributi degli sponsor da un’altra società, gestita sempre da Cesarini, inoltre, ci sono problemi in merito alla registrazione del logo che sarebbe stato registrato da Cesarini a insaputa dei Mastini. Mi sembra che la situazione possa rientrare con un accordo tra le parti e, per il bene di Varese, dei tifosi e del centinaio di bimbi che si allenano coi Mastini, è nostro dovere agevolare il confronto».
Il presidente dei Mastini: “È il momento del silenzio costruttivo”
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