Filosofarti a Castellanza, una mostra e due incontri sul fotogiornalismo
La città accoglie a Villa Pomini gli scatti di fotoreporter come Panella, Mereghetti e Bianchi oltre a Franco Zecchin che sarà protagonista di un incontro sulla Sicilia
L’Archivio Fotografico Italiano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Castellanza e in collaborazione con il Festival di Filosofia Filosofarti, con riferimento al tema 2020: Doxa, episteme/Opinione e verità, propone tre mostre e tre conferenze sul tema del fotogiornalismo.
L’iniziativa ha la finalità di approfondire, in chiave giornalistica, i concetti soggettivi dell’informazione,
attraverso testimonianze dirette di alto valore professionale come quelle di fotografi come Giorgio Bianchi, Giovanni Mereghetti e Ugo Panella. Le conferenze, invece, avranno come ospiti il fotografo Franco Zecchin, il magistratoVittorio Teresi, Presidente del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, Alessandro Diano del direttivo dell’Associazione Impastato-Castelli e i Referenti del Movimento Agende Rosse.
A presentare il ciclo di mostre e conferenze l’assessore alla Cultura Gianni Bettoni e Claudio Argentiero dell’Archivio Fotografico Italiano che ha promosso l’iniziativa nell’ambito di una pluriennale collaborazione col Comune di Castellanza. La Villa Pomini di Castellanza torna, quindi, ad esser un punto di riferimento privilegiato per la fotografia d’autore, per di interrogarsi sulla società contemporanea.
LE MOSTRE (23 febbraio-15 marzo)
GIORGIO BIANCHI – SIRIA, IL LENTO RITORNO ALLA VITA
Parlare di Siria è sempre molto difficile. Riallacciare le fila di un conflitto che dura oramai da 8 anni che conta 500.000 morti, 2,5 milioni di feriti e mutilati, 6 milioni di sfollati e danni materiali per 400 miliardi di dollari, richiederebbe un trattato.
GIOVANNI MEREGHETTI – RWANDA, GLI ALTRI CENTO GIORNI
Poco meno di un quarto di secolo fa, in questo meraviglioso angolo di Africa che chiamano la terra delle mille colline, tra parchi nazionali ricchi di animali e gente dalla pelle colore dell’ebano, dove le nubi si toccano con le mani, fu compiuto uno dei genocidi più sanguinosi della storia dell’Africa del XX secolo. Oggi il Rwanda vanta primati inimmaginabili: le donne ricoprono la maggior parte dei ruoli amministrativi, il novanta per cento degli abitanti ha l’assicurazione medica, un milione di poveri è stato sollevato dalla povertà, ma soprattutto il Rwanda è un Paese in pace anche se non mancano le contraddizioni e gli allarmi per quanto riguarda le libertà e i diritti.
UGO PANELLA – AFGHANISTAN, LA VITA E’ COME UN AQUILONE
Sono tornati a volare gli aquiloni in questo venerdì di ramadan, sulla collina che domina Kabul. La cantilena del Muezzin ricorda a tutti l’ora della preghiera. Sono trascorsi 18 anni dal momento in cui il primo aquilone, su questa stessa radura, riprese il suo volo rincorso da un bambino. I talebani li avevano proibiti, come tante altre attività ludiche censurate in nome di una morale religiosa che nutriva il loro fanatismo ed il loro potere
GLI INCONTRI A VILLA POMINI
DOMENICA 1 MARZO – ore 17,30
Continente Sicilia del fotografo Franco Zecchin.
Dal 1975 al 1994, Franco Zecchin ha fotografato la Sicilia e a partire dalla Sicilia. Erano gli anni della guerra di mafia e dell’impegno civile. Le immagini di “Continente Sicilia” nascono dalla tensione tra ricerca estetica e critica sociale. Alla brutalità mafiosa, fatta di omicidi e di attentati, si accompagnano i processi e i funerali. Alle immagini delle esperienze di vita all’interno degli ospedali psichiatrici, si alternano quelle degli
spazi urbani, delle feste religiose, degli incontri e delle relazioni in un contesto sociale denso e aperto sul mondo. La prospettiva che propone il libro è antitetica a quella di un’insularità marginale e bloccata nella
sua unicità, rassegnata a subire l’oppressione del potere mafioso e incapace di reagire agli stimoli dell’attualità globale. Le proteste universitarie o le mobilitazioni contro le basi americane ricordano che la Sicilia non è solo il luogo di nascita della mafia ma anche dell’antimafia e di numerose sperimentazioni sociali.
DOMENICA 8 MARZO ore 17
Fotogiornalismo – Obiettività, soggettività e omissioni dell’informazione
Proiezioni – dibattito – approfondimenti – professione
Un concetto ambizioso che affronta temi sociali e omissioni legati alla comunicazione, approfondendo il ruolo del
fotografo come testimone degli avvenimenti unitamente a quello dell’informazione, spesso influenzata da fattori
dominanti, con un focus sulla condizione femminile nei luoghi ostili.Ne parleranno i tre fotografi protagonisti della mostra, Matteo Inzaghi e Claudio Argentiero.
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