Le parole di Liliana Segre: “Io sono contro l’odio”

La senatrice è stata accolta da un lungo applauso. Il presidente Fontana ha messo in guardia dai rischi dell'oblio e dell'indifferenza

liliana segre consiglio regionale febbraio 2020

«Bisogna combattere la narrazione facile dei negazionisti perché è più facile credere che non sia avvenuto nulla e dunque negare che l’uomo possa arrivare a cose indicibili, e nutrire sempre una forte spinta per la vita grazie alla quale sono uscita viva dalle deportazioni e dagli orrori di Auschwitz»… «Mi sono data il compito di fare qualcosa per evitare che il mondo vada verso una deriva d’odio. L’odio nasce dalle parole e dai piccoli gesti quotidiani e poi finisce nell’orrore, come io ho potuto vedere da chi prima l’ha predicato con le parole e poi messo in pratica con i fatti».

Questi alcuni passaggi della testimonianza della Senatrice a vita Liliana Segre in visita questa mattina in Consiglio regionale.
La senatrice Segre è entrata in Aula accompagnata dal Presidente del Consiglio Alessandro Fermi e dal Presidente della Regione Attilio Fontana, accolta dal lungo applauso dei Consiglieri regionali in piedi nell’Aula del Pirellone.

Nel suo intervento di saluto, il Presidente del Consiglio Alessandro Fermi ha sottolineato come, la con sua semplice presenza, la senatrice Segre «compie un atto importante per tutti noi e per le nostre comunità perché rappresenta una testimonianza in carne e ossa di quegli avvenimenti, tragici, furiosi, funesti, nessun aggettivo può avvicinarsi a descriverli che hanno diviso la storia tra il prima e il dopo».

Fermi, ringraziando Liliana Segre soprattutto per «non aver mai perso la voglia di vivere» ha aggiunto che «siamo e saremo sempre al suo fianco».

Per il Presidente della Regione Attilio Fontana «il dramma della Shoah è un vulnus scolpito per sempre nella storia europea e in quella italiana. Siamo chiamati a ricordarlo, a sentircene ancora responsabili, ogni anno, grazie alla Giornata della Memoria e al programma delle iniziative realizzate per allontanare il rischio di due mali terribili: l’oblio e l’indifferenza. Contro oblio e indifferenza Regione Lombardia c’è: nella vicinanza quotidiana alla comunità ebraica, come nell’appoggio concreto a tante iniziative e istituzioni che lavorano per tenere vivo il ricordo della deportazione e dello sterminio. Ai nostri giovani – ha concluso il Governatore – affidiamo quei valori civili e morali senza i quali il mondo può incorrere in nuovi pericoli».

Nella sua lunga testimonianza, la Senatrice Liliana Segre ha raccontato “quei giorni bui”, la vita in famiglia “molto semplice”, l’amato nonno Giuseppe e lo zio fascista Amedeo. Poi l’entrata in guerra, i primi bombardamenti su Milano, il tentativo di scappare in Svizzera finito con l’arresto, la polizia in casa e poi quel viaggio in treno, dalla stazione Centrale, fino al lager, “dentro l’orrore”.
«Di una cosa sola posso essere portatrice al Senato italiano – ha evidenziato – e cioè di una mozione contro l’odio in tutte le sue forme e senza distinguo. Io sono contro l’odio, predico pace e libertà».

La Senatrice ha auspicato infine una visita di tutti i Consiglieri al Binario 21 del Memoriale della Shoah proponendosi come guida “perché è «un luogo – ha detto – che sicuramente non tutti conoscono ma dove io ci sono passata».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2020
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