“Ti taglio la gola”. Le addette alle pulizie di Malpensa spaventate dalle minacce

Tra tanti senzatetto che dormono in aeroporto c'è anche un uomo che è diventato aggressivo con le lavoratrici. Che sono spaventate in particolare quando lavorano nei saloni, ampi e poco frequentati, della stazione ferroviaria del T2

stazione FNM Malpensa Aeroporto Terminal 2

Insultate e anche minacciate, mentre stanno solo facendo il loro lavoro. Non è una situazione facile, quella che vivono le lavoratrici delle pulizie al Terminal 2 di Malpensa, alle prese con un senzatetto che si è fatto – nel tempo – sempre più aggressivo.

La presenza di persone senza fissa dimora all’aeroporto di Malpensa è nota. Molti sono innocui, altri più agitati e “sopra le righe” (tipo: questo). Alcuni sono anche guadati con umana simpatia da chi nei due terminal ci lavora (il caso più particolare e noto è quello di “Emilietta”, che viveva al T1). Ma qui la situazione è diversa, perché i comportamenti aggressivi – di un unico senzatetto, che dorme al T2 con la sua compagnia –  sono reiterati.

Ultimo intervento, poco dopo le 8 del mattino di oggi, venerdì 14 febbraio, quando gli agenti della Polizia sono dovuti intervenire alla stazione ferroviaria del Terminal 2, dopo l’ennesima segnalazione di una addetta alle pulizie. «Ci insulta, ci dice che ci taglia la gola» spiega una delle addette, spaventata.

Il punto pare sia questo, tutto sommato semplice: da qualche settimana il senzatetto (italiano, sulla quarantina) è stato allontanato dai dintorni di uno dei bar del terminal e dorme, insieme alla sua compagna, vicino al piccolo magazzino della società che cura le pulizie al T2. Quando le addette arrivano prima dell’alba per iniziare la loro giornata di lavoro, i movimenti – carrelli, spazzoloni e simili – finiscono a produrre rumore e a svegliare l’uomo che ha scelto o si è ritrovato a vivere in aeroporto.

E partono insulti, ai danni delle lavoratrici. Il momento che però preoccupa di più le donne è il turno di pulizie alla stazione ferroviaria Malpensa Aeroporto T2. «La stazione è grande, non ci passa molta gente e chi va lì a pulire ci va da sola e si trova faccia a faccia», raccontano. E sono, appunto, insulti e minacce anche molto esplicite (curiosa insistenza: spesso gli insulti se la prendono con le donne anche in quanto «milanesi»).

Come a Bruxelles Zaventem o a Paris Charles De Gaulle, non sono pochi i senza fissa dimora che dormono in aeroporto a Malpensa: molti si spostano in treno di giorno per raggiungere Milano. «Ma quando arrivano i primi voli, quando l’aeroporto si mette in movimento, loro si svegliano e se ne vanno»  raccontano anche i taxisti che incrociano i senzatetto quando si spostano dal terminal alla stazione ferroviaria FerrovieNord. C’è anche l’uomo che spaventa le addette alle pulizie: entra in stazione, minaccia, s’infila sul treno e se ne va, fino a sera.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Febbraio 2020
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