Maltrattava i genitori per avere i soldi per la cocaina, arrestato varesino di 36 anni
Il padre provato dalla situazione ha trovato il coraggio di entrare in questura nelle prime ore della mattina e di sfogarsi con il personale della Squadra Mobile
La Polizia di Stato nei giorni scorsi ha arrestato un varesino di 36 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti e tentata estorsione nei confronti dei suoi genitori.
Alla base della triste vicenda c’è la forte dipendenza dalla cocaina dell’uomo che, malgrado l’età, continuava a vivere con i genitori. Proprio i due genitori che, secondo quanto hanno ricostruito i poliziotti, erano quotidianamente oggetto di vessazioni e continue richieste di denaro per l’acquisto della droga.
In tale contesto il padre, provato da condizioni di salute non ottimali, ha trovato il coraggio di entrare in questura nelle prime ore della mattina e di sfogarsi con il personale della Squadra Mobile. L’uomo si è detto seriamente preoccupato per l’incolumità propria e della moglie, oggetto entrambi di minacce e maltrattamenti a seguito del rifiuto, dopo l’ennesima richiesta, di dare i soldi al figlio per pagarsi la cocaina.
Il 36enne era già ben conosciuto dal personale della Polizia di Stato perché già arrestato per gli stessi motivi nell’aprile dello scorso anno. Una vicenda che si concluse nel successivo mese di ottobre quando l’uomo è tornato a casa dai genitori. L’anziano padre ha confidato ai poliziotti che il figlio da quell’esperienza non ha tratto alcun insegnamento, e che nel giro di poco è ricaduto nel tunnel della droga.
Da qui, sono iniziate nuovamente le richieste di denaro, e le botte e le offese ogni qualvolta lui e la moglie si sono rifiutati di dare i soldi. La situazione, è diventata insostenibile, in quanto nell’ultimo periodo le minacce e le violenze hanno assunto una cadenza quotidiana, spesso più volte nello stesso giorno. Denaro che, anche volendo, la famiglia non è in grado di dargli dato che non vivono una condizione di particolare agiatezza economica.
Delle vessazioni e del comportamento estorsivo del trentaseienne varesino, gli Agenti della Sezione reati contro la persona hanno preso diretta coscienza in quanto durante la stesura della denuncia il povero padre ha ricevuto una serie continua di telefonate dal figlio con esplicite minacce di fare del male a lui o alla madre se non gli avesse portato il denaro a casa.
All’appuntamento per la consegna del denaro, però, si sono presentati anche gli agenti della Squadra Mobile, che hanno così arrestato l’uomo per tentata estorsione contestandogli anche il reato di maltrattamenti in famiglia. È stata accolta la richiesta di misura cautelare in carcere da parte della Procura della Repubblica di Varese.
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