Mattia Ozbot, il fotografo varesino “incoronato” dalla stampa internazionale

Il 25enne di Monvalle (già collaboratore di VareseNews) ha vinto il premio patrocinato da AIPS dedicato agli under 30: la cerimonia nella capitale ungherese. «Un'esperienza fantastica. E a maggio fotograferò la finale di Champions League»

mattia ozbot fotografo

Ci sono notizie che diamo (anche) con un pizzico di orgoglio e quella che state leggendo fa parte della categoria. Mattia Ozbot, fotografo varesino che in diverse occasioni ha collaborato (specie per il basket) con le pagine di VareseNews, ha ricevuto un premio internazionale di primissimo piano. Sul prestigioso palco dell’Hotel Corinthia di Budapest, Mattia è stato incoronato come miglior fotografo sportivo under 30 secondo la AIPS, la Associazione Internazionale della Stampa Sportiva.

Venticinque anni appena compiuti, originario di Monvalle, Ozbot ha partecipato alla cerimonia nella capitale ungherese aperta dal discorso di Gianni Infantino, il presidente della FIFA ospite d’onore del numero uno di AIPS, Gianni Merlo. Un appuntamento che, tra l’altro, ha visto il basket protagonista in avvio con il commosso tributo a Kobe Bryant e alle altre vittime del tragico schianto nel quale ha perso la vita l’icona del basket NBA.

«Un’esperienza meravigliosa e che non mi attendevo» spiega Mattia, appena tornato in Italia. «Avevo iscritto due foto al concorso: una per la categoria Young Reporter e una per quella “assoluta”. Al concorso under 30 erano in lizza un centinaio di fotografi: periodicamente veniva diffusa una lista ridotta di chi rimaneva in corsa per il riconoscimento. Quando sono stato inserito nella Top 3 mi è arrivato l’invito per partecipare al gran gala di Budapest e ieri è arrivata la chiamata sul palco, per il primo premio della categoria. È stato fantastico».

Ozbot non riceverà un premio in denaro: i vincitori delle categorie “Young” sono chiamati a documentare un grande evento sportivo internazionale. «E così, a fine maggio, volerò a Istanbul per fotografare dal campo la finale di Champions League, sperando che in campo ci sia una squadra italiana. Sarà entusiasmante ma mi auguro che sia un passaggio verso il mio vero sogno: raccontare per immagini i Giochi Olimpici».

luci e ombre fotografia mattia ozbot

Il premio, però, ha riguardato il basket: la fotografia che ha dato a Mattia il primo premio a Budapest si intitola “Luci e Ombre”, uno scatto in bianco e nero effettuato al PalaDesio in occasione di un incontro di Serie A tra Cantù e Pistoia grazie a una macchina comandata da remoto, una delle specialità del giovane fotografo monvallese. Una foto che aveva già ottenuto il terzo posto nel concorso organizzato dall’USSI a livello nazionale.

La pallacanestro è uno degli ambiti in cui Ozbot è più attivo e apprezzato: «Collaboro con Ciamillo-Castoria, l’agenzia principale per il basket italiano ma seguo anche altri sport. Il calcio, certamente, sia da free lance sia attraverso un’agenzia olandese. E poi il rally e altre discipline ma anche lavori nel mondo della moda e, più in generale, per le esigenze pubblicitarie di diverse aziende. Ora, con questo premio, la speranza è che le possibilità di collaborazione si amplino e raggiungano livelli ancora superiori» conclude Mattia che cita come sogno – oltre a quello olimpico – l’ingresso nella squadra dei fotografi di AFP.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Febbraio 2020
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