Nella città giardino prime in bilico alla Cairoli e alla Baracca
Solo 8 iscritti alla primaria di Biumo e 13 all'elementare di Capolago, ma per formare una classe servono come minimo 15 alunni
Obbiettivo 15 alunni. È il numero minimo per creare una classe prima alle elementari. Ma alla chiusura delle iscrizioni, lo scorso 31 gennaio, non tutte le scuole avevano raggiunto la quota.
Accade ogni anno ma questa volta il problema riguarda diverse decine di scuole in provincia di Varese dove, a causa del calo demografico, mancano all’appello più di 900 bambini rispetto a settembre dell’anno scorso.
Nella città di Varese, ad esempio, rischiano di non formare la classe prima la Cairoli di Biumo Inferiore, che al 31 gennaio aveva solo 8 nuove iscrizioni (mentre a poche centinaia di metri sia la Mazzini – in centro – sia la Sacco – Belforte – hanno buoni numeri per formare ciascuna la propria classe prima), ed è in difficoltà anche la Baracca di Capolago, dove i nuovi iscritti sono 13 e persino le famiglie sono alla disperata ricerca di due iscritti in più, pur di non essere costretti a trasferire i figli in altri plessi con tutti i disagi che ne conseguirebbero, soprattutto in termini logistici e per chi ha i fratellini già iscritti.
In realtà sulle sponde del Lago di Varese diverse scuole sono interessate da una partita più ampia, nel tentativo di non perdere nessuna classe in nessun plesso.
La questione per ora è in mano ai presidi, cui compete il compito di presentare all’Ufficio scolastico territoriale la proposta per la formazione delle classi, ciascuno per quanto riguarda le scuole di propria competenza. Sarà poi l’Ust (ex Provveditorato) a decidere sull’assegnazione delle classi e di insegnanti per ciascun Istituto.
Ai presidi il compito di verificare sul territorio che i coscritti 2014, tenuti all’obbligo scolastico, risultino effettivamente iscritti a una qualche scuola (c’è chi sceglie le private, paritarie e non o chi, più raramente, non è riuscito a completare con successo l’iscrizione sul portale del Miur). Altra possibilità dei dirigenti scolastici è cercare di armonizzare, dove possibile, le iscrizioni tra le diverse scuole dello stesso Istituto comprensivo, cercando di bilanciare i numeri tra plessi con classi molto affollate e chi invece, magari per pochi iscritti, rischia di non fare la classe prima.
I presidi più intraprendenti possono chiamare le famiglie indecise che hanno segnalato la scuola in crisi come seconda scelta al momento delle iscrizioni, o consigliare alle famiglie alternative limitrofe.
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