Sos droga e alcol, “dipendenze in aumento fra i giovanissimi“

Una serata per affrontare il tema dell’abuso di sostanze: un problema in continuo aumento tra i più giovani. "Attenti ragazzi, le droghe leggere non sono innocue“

Avarie

Un momento interamente dedicato alle dipendenze, problema che colpisce sempre più i ragazzi, e che interessa fasce d’età sempre più basse.

A Comabbio in Sala Lucio Fontana il primo di tre incontri di sensibilizzazione sul tema delle dipendenze organizzati dai comuni di Ternate, Varano Borghi e Comabbio. Nel corso della serata i due relatori Claudio Tosetto, medico del Sert di Varese, e Filipo Nuzzolo, comandante dei carabinieri di Ternate, hanno spiegato quali sono i rischi di natura clinica e legale legati all’abuso di sostanze in età giovanile e come è possibile per gli adulti affrontare il problema (foto sotto).

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«Non è vero – ha fatto sapere Claudio Tosetto – che le droghe leggere sono innocue. Sempre più riscontriamo casi di ragazzi e ragazze vittime di attacchi psicotici causati dall’abuso di queste sostanze». Per quanto riguarda le droghe, i cannabinoidi sono la tipologia più utilizzata in Italia e nel mondo, seguiti subito dopo dalla cocaina e dalle nuove sostanze psicoattive (la maggior parte delle quali non è ancora stata identificata dagli esperti). Sulla scia degli Stati Uniti, si è inoltre diffuso nel nostro paese l’abuso di oppioidi antidolorifici.

«Se si sospetta – ha suggerito Tosetto – che un giovane sia vittima di dipendenza, è sempre meglio indirizzarlo verso una struttura specializzata dove poter iniziare un percorso di recupero. Spesso può essere difficile spingere un ragazzo a fare questo passo, per questo motivo abbiamo aperto uno sportello per aiutare i genitori a convincere i loro figli». «La droga spaventa – ha poi aggiunto il medico – e molte volte sono i genitori stessi a non voler vedere il problema, oppure semplicemente a sottovalutarlo». L’accesso ai servizi di recupero autorizzati è sempre gratuito, e tutte le informazioni che il paziente confida ai medici rimangono riservate e protette dal segreto professionale.

LA RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE TOSSICODIPENDENZE, ANNO 2019
Le informazioni relative all’uso di sostanze illegali nella popolazione studentesca sono fornite dallo studio campionario ESPAD®Italia che analizza i consumi psicoattivi (alcol, tabacco e sostanze illegali) e altri comportamenti a rischio, come l’uso di Internet e il gioco 
d’azzardo, tra gli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. Secondo i risultati dell’ultima edizione dello studio, condotta nel 2018, il 33,6% degli studenti italiani (circa 870.000 ragazzi) ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita (M=37,3%; F=29,6%). Il 25,6% (M=29,2%; F=21,8%) ha invece riferito di averne fatto uso nel corso dell’ultimo anno (660.000 studenti). Tra questi, la maggioranza, corrispondente all’89,4%, ha assunto una sola sostanza illegale. Il restante 10,6% è invece definibile come “poliutilizzatore”, avendo assunto due (5,8%) o almeno tre sostanze (4,8%). Sono invece 400.000 (pari al 15,5% del totale) gli studenti che hanno utilizzato sostanze psicoattive illegali nel corso del mese in cui è stato condotto lo studio (M=18,5%; F=12,3%) e il 3,8% ne ha fatto un uso frequente (M=5,8%; F=1,7%), ossia più di 97.000 studenti hanno utilizzato 20 o più volte cannabis e/o 10 o più volte le altre sostanze illegali (cocaina, stimolanti, allucinogeni, eroina) negli ultimi 30 giorni. Per tutte le forme di consumo sopra descritte, a partire dal 2014 si è osservata una sostanziale stabilizzazione.
(Fonte: Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2019)

Ma quali possono essere i segnali di allarme che rivelano una dipendenza? «Solitamente – ha detto Tosetto – i ragazzi tendono a modificare il loro comportamento: cambiano le abitudini alimentari, alterano il rendimento scolastico, hanno amici che tengono nascosti ai genitori, chiedono sempre più soldi e a volte da casa spariscono degli oggetti. Non è possibile generalizzare tutti i casi, ma questi indizi presi insieme possono suggerire l’utilizzo di sostanze tossiche da parte del ragazzo».

Insieme al consumo di droghe, tra i giovanissimi è in aumento anche l’abuso di alcolici. «L’alcol – ha spiegato Tosetto – rallenta e in alcuni casi arresta lo sviluppo psichico e fisico di bambini e adolescenti. L’assunzione di alcol si è alzata a vista d’occhio anche nelle fasce d’età più basse. Quando abbiamo aperto i nostri centri di recupero avevamo fissato a 14 anni l’età minima per accedere ai servizi, ma ultimamente abbiamo accolto anche alcuni ragazzini più piccoli».

LA RICERCA ISTAT SULL’ALCOLISMO
Nel 2018 il 66,8% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, percentuale in aumento rispetto al 65,4% del 2017.
La percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche è pari al 20,6%, in diminuzione rispetto a quanto osservato dieci anni prima (27,4% nel 2008).
In aumento la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 40,6% del 2008 al 46,2% del 2018) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,4% del 2008 al 30,2% del 2018).
(fonte: Istat, ricerca maggio 2019 “il consumo di alcol in Italia“)

 

Nonostante circa il 60% dei ragazzi abbia almeno una volta nella sua vita fatto uso di droghe, solo una parte di questi sviluppa una dipendenza. Solitamente, questa è causata da un senso di malessere, al quale il giovane ritiene di riuscire a far fronte solamente con l’aiuto delle sostanze. Oltre ai rischi gravissimi che l’assunzione di droghe può provocare alla salute, esiste inoltre la probabilità di incorrere in provvedimenti pesanti anche sotto l’aspetto economico.

«Se – ha fatto sapere Filippo Nuzzolo – un maggiorenne è fermato in possesso di droga pesante, oltre che alle sanzioni amministrative previste può incorrere anche nella sospensione della patente di guida e del passaporto. Per rientrare in possesso di questi titoli è necessario attraversare un lungo percorso di riabilitazione, e affrontare molte analisi obbligatorie e completamente a carico dell’interessato».

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Pubblicato il 02 Febbraio 2020
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