All’ospedale di Cuasso si moltiplicano i posti letto
di Pier Fausto Vedani
Come giovane cronista ho accompagnato, per anni, lo sviluppo del nostro ospedale, reso possibile da importantissime donazioni di imprenditori varesini che in spazi temporali molto brevi hanno permesso l’apertura e il funzionamento di diversi reparti che avrebbero fatto del Circolo una meta ambita anche dal mondo accademico. E non a caso all’inizio degli Anni 70, ci furono i primi vagiti dell’ateneo insubrico e poi ci sarebbe stata la scalata ai vertici nazionali del Circolo.
Se oggi veniamo onorati da una classifica dignitosa dopo essere stati depredati dall’intera classe politica nazionale si può immaginare quale centro medico di riferimento sia stato il nostro Circolo, grazie anche alla qualità di tutti coloro che lo facevano funzionare. Poi Roma ha pensato bene di dire sempre di sì all’Europa, della quale oggi continuiamo a essere zelanti camerieri e infatti in 8 anni sono stati dirottati, per rispettare i parametri imposti da Maastricht, 130 miliardi che erano destinati al sistema sanitario pubblico. Uno scippo clamoroso, anzi vergognoso, ignorato dalla stampa controllata dai boss delle due grandi fazioni. nazionali.
Se ne parla in questi giorni dopo che il giornalista cattolico Antonio Socci ha puntualizzato le cause del regresso drammatico dell’assistenza sanitaria nazionale. E Varese era da primato anche per la psichiatria, insomma una città che alla vocazione industriale aveva accoppiato interesse e cura per la salute dei suoi abitanti. La buona classifica odierna del Circolo non può essere un vanto per l’intera classe politica che invece può fare molto stando zitta approfittando della situazione di forte disagio creatasi con il virus. Per la verità un accenno di ridicolo c’è stato con un commento alla ventilata chiusura dell’ospedale di Cuasso: «Quaranta posti pubblici che saltano».
Da anni a Cuasso i posti utilizzati sono una dozzina, con un oneroso rapporto personale medico – infermieristico e degenti. Nei giorni scorsi è stato ufficialmente reso noto il numero dei posti letto dell’ospedalino: 134. E sono migliaia i varesini che sono stati clienti della barellaia del Circolo.
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