Castano Primo e il riconoscimento di Vittorio Sgarbi: un articolo celebra la via crucis di Previati

Il critico d'arte elogia in un articolo su Bell'Italia l'opera di Gaetano Previati, esposta al museo civico di via Corio

museo civico di Castano Primo

Vittorio Sgarbi esalta la Via crucis castanese di Gaetano Previati. Nell’ultimo numero della rivista Bell’Italia – edita da Cairo Editore – il critico d’arte ha dedicato un articolo della rubrica Un museo, un capolavoro al suo concittadino Previati, artista esponente del Divisionismo che, nel 1888, realizzò l’opera commissionata dall’amministrazione comunale di Castano.

Previati realizzò l’opera presso il portico del cimitero cittadino, appositamente costruito per ospitare gli affreschi. Gli strappi delle quattordici stazioni, in seguito appunto all’operazione di strappo conservativo eseguito nel 1969, sono oggi conservati presso il Museo Civico di via Corio.

«Una lunga onda di rosso drammatico, duro, assoluto», ha detto Maurizio Crippa sul Foglio commentando la Via crucis che l’artista realizzò nel suo studio in piazza Duomo, dopo aver terminato il lavoro al cimitero castanese.

Molto soddisfatto l’assessore alla Cultura Luca Fusetti, per cui «questo è il primo riconoscimento di una serie di progetti, che sto personalmente seguendo e che intendono dare risalto all’opera d’arte della nostra Città e allo stesso Previati a cent’anni dalla sua morte, che ricorrerà il prossimo 21 giugno».

«Purtroppo – aggiunge – l’emergenza in corso ha sospeso alcune attività, come la collaborazione diretta con l‘Amministrazione di Novara e la mostra sul Divisionismo che era in corso al Castello di Novara, ma oltre a questo progetto, stiamo procedendo con altre iniziative importanti che sveleremo appena pronte, al termine di questa situazione contingente».

Ma la cultura non si ferma, ha voluto ribadire l’assessore: «Adesso bisogna dare un segnale positivo e di continua speranza per il futuro. Per questo importante risultato e per tutto il lavoro in itinere, ringrazio l’ufficio Cultura, la pro loco, il fotografo Franco Gualdoni e tutti coloro che si stanno impegnando, anche in condizioni difficoltose, per dare il giusto riconoscimento ad un Artista che tanto ha dato alla nostra città».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2020
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