Coronavirus, al via la sperimentazione di un vaccino negli Usa

Lo scrive il Guardian, citando l'Associated Press: serviranno comunque 18 mesi perché un vaccino contro il coronavirus arrivi sul mercato

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Prende il via negli Stati Uniti la sperimentazione di un vaccino contro il Covid-19. Lo scrive il Guardian, citando l’Associated Press, che a sua volta ha raccolto l’informazione da una fonte governativa confidenziale.

La sperimentazione coinvolgerà 45 giovani in piena salute, che riceveranno una dose del vaccino sviluppato da Moderna, azienda americana che si occupa di biotecnologie, e dal National Institutes of Health, agenzia governativa impegnata sul fronte della salute pubblica. Lo studio clinico si svolgerà al Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle, sulla costa Ovest degli Stati Uniti.

L’obiettivo di questa ricerca, finanziata dal NIH, è quello di verificare se il vaccino presenti gravi effetti collaterali, ponendo le basi per un trial che coinvolga un numero maggiore di persone da condursi entro l’anno. Sì, i tempi non sono affatto brevi: stando al Guardian, ci vorranno dai 12 ai 18 mesi perché un potenziale vaccino possa essere validato.

Bene specificare che le persone che prenderanno parte al trial non rischiano di contrarre il virus. Il vaccino infatti non lo contiene nemmeno in forma attenuata, come avviene invece per quello contro morbillo, parotite e rosolia. Al suo interno si trova infatti una specifica stringa di RNA messaggero, ovvero di codice genetico, del virus. In particolare, si tratta delle ‘istruzioni’ per costruire quel recettore che si trova sulla superficie del virus e che permette al sistema immunitario di riconoscerlo come un nemico da combattere.

In questo modo verrebbero sviluppati gli anticorpi senza che l’organismo umano debba entrare a contatto con il virus. Un’operazione di ingegneria genetica che, questo l’auspicio comune, si spera possa avere successo. Anche se per i risultati e per la produzione vera e propria di un vaccino, vale la pena ribadirlo, occorrerà attendere dai 12 ai 18 mesi.

In questa fase rimane fondamentale attenersi alle disposizioni delle autorità ed evitare di uscire di casa fatti salvo i casi di reale necessità.

Foto di Liz Masoner da Pixabay

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Marzo 2020
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