Fontana: “A medici e infermieri andrà fatto un monumento”
La provincia di Varese, lo sforzo delle terapie intensive, il lavoro della regione e le difficoltà nelle Rsa. Di questo e quel che riguarda l’emergenza sanitaria da Coronavirus è stato fatto il punto nella diretta di Varesenews con il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana
La provincia di Varese, lo sforzo delle terapie intensive, il lavoro della regione e le difficoltà nelle Rsa. Di questo e quel che riguarda l’emergenza sanitaria da Coronavirus è stato fatto il punto nella diretta di Varesenews con il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
A partire proprio dall’andamento della diffusione del contagio in provincia di Varese, un andamento fortunatamente “anomalo” rispetto alle situazioni ben più gravi viste in altre province lombarde.
«Sul perché il virus sia girato più velocemente in alcune zone piuttosto che in altre non sappiamo darci una risposta definitiva – ha spiegato il Presidente Fontana -. Credo che nel caso della provincia di Varese ci sia stata una fortunata coincidenza. Inoltre, rispetto alle ricostruzioni che sono state fatte, è ormai certo che in alcune aree della Lombardia a partire proprio da quella della prima zona rossa di Codogno, il virus fosse già in circolo da diverso tempo senza che sia stato riconosciuto. Questo può aver agevolato una diffusione passata sotto traccia».
Una situazione, quella alla quale siamo arrivati oggi, che secondo Fontana è al limite: «Io credo che bisognerà ringraziare per tutta la vita i nostri medici, infermieri, barellieri e anche l’unità di crisi istituita per far fronte all’emergenza perché in pochissimi giorni siamo passati da 750 letti di terapia intensiva alla situazione di oggi che ne vede 1183 solo occupati solo da pazienti Covid-19. Ora però il trend deve frenare altrimenti non avremo le risorse anche umane per aumentare i letti disponibili».
LA DIRETTA CON IL GOVERNATORE
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Caro presidente non serve un monumento ma il rispetto minimo della dignità di chi lavora,,,,sono 14 anni che aspettiamo il rinnovo del contratto della sanità privata 14 anni di silenzio e di prese in giro…….
Grazie a tutto il personale sanitario che come sempre lavora in silenzio per garantire il bene altrui. State a casa andrà tutto bene
Con i soldi che si sprecherebbero per costruire un monumento Inutile , aiutate adesso gli infermieri e i medici.
Un vero peccato sarà invece constatare che finita questa emergenza continueranno ad essere trattati come il resto degli italiani,mentre chi è il vero responsabile di questo disastro passerà come un eroe. La storia si ripete ma non insegna mai nulla.