Senza tetto: cibo garantito ma c’è un problema coi dormitori

Fra Silvestro della mensa dei Frati: "Bar e ristoranti che chiudono ci stanno donando tante cose". C'è un problema con i dormitori che al mattino devono essere lasciati liberi dagli ospiti

rifugio donne senza tetto busto arsizio

Fra Silvestro interrompe la telefonata più volte. «Andate via, non vi potete fermare a parlare qui». Lui, il responsabile della mensa dei poveri dei Frati a Busto Arsizio, in questi giorni oltre a consegnare il cibo deve anche evitare che le persone rimangano fuori dalla porta. Anche perché le richieste di aiuto non sono certo calate, anzi.

«In questi giorni in cui altri servizi sono chiusi da noi sono arrivate molte più persone» racconta. A tutti vengono consegnati un pacco con panini e tante altre cose da mangiare a casa perché, fortuna nella sfortuna, le dispense e i frigo sono pieni. «Bar, ristornati e tutte quelle realtà che stanno chiudendo infatti ci stanno portando tutto quello che hanno, per non buttarlo via -continua Fra Silvestro- e quindi siamo in grado di soddisfare le richieste di tutti».

I City Angels, che in questi ultimi inverni abbiamo imparato a conoscere anche sulle strade del Basso Varesotto, hanno sospeso il servizio che fornivano all’interno degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate in ottemperanza alle direttive sanitarie in atto ma  continuano ad essere operativi a Gallarate e Varese. «Nel capoluogo  – spiega Andrea Menegotto – abbiamo un grosso problema con il dormitorio di viale Maspero perchè al mattino dobbiamo liberare gli spazi e far uscire gli ospiti che, però, non possono circolare per il decreto anti-coronavirus. Siamo attivi a Gallarate con un servizio in supporto alla Polizia Locale per aiutare a far rispettare il decreto. Facciamo orientamento sulla normativa per i cittadini. Ieri sera siamo intervenuti in stazione a Gallarate per una  persona alterata che si buttava davanti alle auto. Abbiamo chiesto e ottenuto l’intervento di Volante e Polfer. A Busto ci muoviamo solo su segnalazione».

Il problema del dormitorio di Varese è lo stesso che sta affrontando la cooperativa Minerva per quello di Busto Arsizio alla stazione Fs. L’assessore ai Servizi Sociali Osvaldo Attolini sta prendendo provvedimenti sentendo i responsabili della cooperativa che gestisce la struttura.

Nel frattempo anche Ali d’Aquila ha sospeso le sue attività. L’associazione che gestisce il servizio di docce pubbliche a Busto ha interrotto l’erogazione dell’aiuto alle persone in difficoltà. Sono comunque stati preparati dei pacchetti con un cambio di intimo per chi ne avesse bisogno.

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Pubblicato il 12 Marzo 2020
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