Serve sangue: “Donatori effettivi all’appello, aspiranti tenetevi pronti per il futuro”

L’appello di Avis Provinciale affinché le donazioni non subiscano cali: donare è sicuro e necessario. Nelle ultime settimane più di 100 nuovi candidati: "L'iter non è immediato e i medici sono impegnati in altro, vi ricontatteremo"

sangue avis donazione

Un appello a continuare a donare, ma anche a continuare a candidarsi per il futuro, perché il bisogno di sangue e plasma non viene mai meno: è questo il messaggio di Avis provinciale Varese.

«In questi giorni siamo impegnati a monitorare la situazione delle donazioni sul territorio, a rassicurare i donatori effettivi sulla sicurezza delle donazioni, ma siamo anche impegnati a raccogliere le tantissime disponibilità che ogni giorno ci arrivano da aspiranti neo donatori»: a parlare è Gianpiero Badanai, presidente di Avis Provinciale Varese che fa da punto di riferimento per tutta la Provincia di Varese dove i donatori sono oltre 24mila. In questo momento due sono i fronti sui quali l’associazione è impegnata: da una parte occorre infatti rassicurare i donatori effettivi e dall’altra gestire le tante persone che, con molta generosità, si stanno proponendo per la donazione di sangue. «Ringraziamo i donatori effettivi –dice Badanai- che continuano, e sicuramente continueranno, a svolgere la loro fondamentale opera ricca di spirito solidale e umanitario».

In molti chiedono: come faccio ad essere sicuro di poter donare? La risposta è che, al momento della telefonata per fissare l’appuntamento vengono fatte tutte le domande del caso che riguardano lo stato di salute ed eventuali spostamenti fatti nelle ultime settimane o contatti con persone infette. Al donatore è poi chiesto di avvisare, nei 14 giorni dopo la donazione, nel caso di comparsa di sintomi (una richiesta che comunque è sempre fatta di prassi).

Altro dubbio è quello relativo agli sposamenti per andare a donare: lo spostamento per donare è consentito, bisogna munirsi della autocertificazione. Il Ministero della Salute ha espressamente previsto la donazione tra i motivi sanitari ammessi per gli spostamenti. La donazione è sicura? Certamente sì. I nostri centri di raccolta ospedalieri ed associativi da sempre rispettano rigorosi protocolli di sicurezza. Oggi ancora di più; la donazione avviene in ambienti separati e sicuri nell’osservanza scrupolosa delle recenti disposizioni. 

L’appello dell’Avis: “Continuate a donare il sangue, non ci sono pericoli con il Coronavirus”

Grazie anche agli aspiranti donatori. Come spesso accade nei momenti di emergenza, ci sono molte persone che si candidano come neo donatori: moltissime sono le richieste che arrivano per effettuare una donazione di sangue. “Ciò è molto importante e dimostra l’immensa generosità che sappiamo far emergere in questi momenti -si legge in una nota-. Avis ha delle regole precise per la donazione ed effettua la cosiddetta donazione differita. L’iter per la donazione prevede esami preventivi con un iter che può durare qualche settimana. Questo è necessario per poter garantire la salute sia del donatore sia del ricevente. In questo periodo di emergenza sanitaria il personale medico non può essere disponibile per l’effettuazione delle visite agli aspiranti donatori e quindi l’iter potrebbe allungarsi. Quindi ora dobbiamo puntare sui donatori effettivi che devono essere pronti a rispondere alla chiamata e impegnarsi a rispettare l’appuntamento; in questo momento è più che mai importante”.

Gli aspiranti donatori saranno ricontattati nelle prossime settimane per iniziare il percorso per diventare effettivi perché il bisogno di sangue è costante, dura tutto l’anno e non si esaurirà con l’attuale emergenza sanitaria. Difficilmente quindi riusciranno ad effettuare la donazione in questa fase emergenziale, ma tutti saranno ricontattati una volta finita l’emergenza. Negli ultimi giorni sono un centinaio le persone che hanno contattato l’Avis per candidarsi a donare.

«Se, come speriamo, gli aspirati donatori confermeranno la loro volontà, espressa con generosità in questo momento – conclude Badanai -, potranno rendersi utili anche per fornire un adeguato ricambio agli effettivi che ora sono già pronti alla donazione. Un grazie di cuore ed un invito a mantenere l’impegno con un po’ di pazienza: anche ad emergenza finita infatti il bisogno di sangue e di plasma ci sarà sempre e ogni nuovo donatore è e sarà sempre il benvenuto». 

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2020
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