Da Varese a Saronno, contro il coronavirus la spesa diventa digitale

Da ArrivoIo a Varese a HomeDelivery a Saronno: con il contenimento da coronavirus crescono i servizi per la spesa con consegna a domicilio.

spesa e farmaci a domicilio

Costretti a casa per le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus, molti hanno scelto di affidarsi ai servizi di consegna a domicilio per poter fare la spesa. Un’opportunità che viene offerta dalla grande distribuzione attraverso i propri portali di e-commerce, ma che tagliava fuori i piccoli negozi di vicinato. Almeno finora.

Già, perché con i supermercati digitali presi d’assalto, al punto che non sono in grado di soddisfare tutte le richieste, ecco nascere sul territorio servizi e applicazioni che permettono di fare acquisti nei piccoli negozi. Ovviamente, rigorosamente con consegna a domicilio.

Una prima esperienza sta nascendo a Varese, con ArrivoIo. Al momento è solo un sito, ma c’è già pronta un’app per smartphone che attende solo il via libera da Google e Apple per essere pubblicata sugli store. Dietro al progetto ci sono Giovanni Genna e Marco Mandelli, due sviluppatori, e Filippo Rovera, UX desginer.

Un servizio che può essere utilizzato «in maniera del tutto gratuita», spiega quest’ultimo. «Da un lato volevamo dare una vetrina digitale ai commercianti, che possono offrire la consegna a domicilio o il ritiro su prenotazione in negozio», prosegue, «dall’altro aiutiamo le persone a rimanere a casa». Il progetto è nato alla luce di un’esperienza personale, dalle «difficoltà a riuscire a fare la spesa on line sui siti dei supermercati», letteralmente presi d’assalto dagli utenti.

Al momento sono disponibili circa 25 esercizi commerciali, distribuiti principalmente nella città di Varese. Ci sono anche alcuni ristoranti che si stanno registrando sulla piattaforma, che consente di vedere su una mappa quali sono gli esercizi più vicini all’utente utilizzando la geolocalizzazione dello smartphone.

L’applicazione mette semplicemente in contatto domanda e offerta, non gestisce cioè il pagamento della merce, che deve avvenire attraverso i canali tradizionali. Lo stesso avviene con un servizio analogo nato più a sud: Home delivery Saronno e dintorni.

Un’iniziativa che in appena una decina di giorni «ha raccolto l’adesione di quasi 200 esercenti e ha portato più di tremila persone ad iscriversi al gruppo Facebook dedicato», spiega l’ideatrice Alessandra Bolzagni. Tutto è partito da un elenco pubblicato su un sito, «inizialmente pubblicavamo un pdf che aggiornavamo, ma viste le adesioni abbiamo pensato fosse meglio creare un’applicazione».

Consulente marketing e retail nella vita, Bolzagni ha iniziato a cercare in prima persona di coinvolgere i negozi, anche sulla base delle richieste degli utenti. Addirittura, ha convinto un ristorante giapponese chiuso a causa dell’epidemia a riaprire visto che molti saronnesi cercavano un posto che consegnasse sushi a domicilio.

Un progetto simile lo ha lanciato qualche settimana fa anche VareseNews, con una mappa che raccoglie i negozi che fanno consegne a domicilio su tutto il territorio provinciale. Un progetto che, nel giro di meno di tre settimane, ha visto l’adesione di oltre 350 piccoli esercizi. Di queste esperienza si parlerà sabato 28 marzo a partire dalle 15 in diretta Facebook sulla pagina di VareseNews.

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Marzo 2020
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