Alla Rsa di Viggiù situazione critica, tra nuovi contagi e carenza di personale

Il sindaco Emanuela Quintiglio fa il punto della situazione nella casa di riposo Madonna della Croce, dopo l'incontro svolto nel pomeriggio con i vertici della struttura

Viggiù - Istituto Madonna della Croce

Non smette di preoccupare la situazione della Rsa Fondazione Madonna della Croce di Viggiù, dove negli ultimi giorni si sono verificati nuovi contagi tra ospiti e personale, e dove nelle ultime ore si sono registrati quattro decessi.

Una situazione che alcuni dipendenti ci hanno descritto come “fuori controllo”, con una preoccupante carenza di personale e con quello rimasto sottoposto ad una carico di lavoro enorme, che si unisce alla paura del contagio e alla preoccupazione per le proprie famiglie, oltre che per gli anziani ospiti della struttura.

Oggi pomeriggio, anche a fronte delle notizie allarmanti che circolavano in paese, il sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio ha convocato il direttore sanitario, il presidente e i rappresentanti del Consiglio di amministrazione della Fondazione, per fare il punto della situazione all’interno della struttura e fornire un quadro oggettivo ai familiari degli ospiti ricoverati, sempre più preoccupati dalle voci di una situazione di estrema criticità all’interno della struttura.

«Gli ospiti accertati Covid positivi sono ad oggi tre di cui uno deceduto – dice il sindaco – i due ospiti positivi si trovano ricoverati in Ospedale a Varese e ieri sera un altro ospite è stato inviato al Pronto soccorso ma non è stato trattenuto in Ospedale e rinviato in struttura senza essere sottoposto a tampone». 

Una questione, quella dei mancati tamponi, che non contribuisce a dare il quadro reale del numero di contagi tra gli ospiti: chi accusa febbre, tosse e raffreddore è “sospetto” Covid, ma la certezza può venire solo dall’esito del tampone.

Dopo il terzo piano è stato posto in isolamento anche il secondo: «Il terzo e secondo piano dell’Istituto sono stati isolati e destinati agli ospiti con sintomi sospetti Covid. Il direttore sanitario ha confermato che tutti gli ospiti sintomatici sono isolati e sottoposti a  sorveglianza sanitaria attiva  con costante monitoraggio dei parametri vitali ed è ovviamente garantita la somministrazione delle cure mediche specifiche, a partire dall’ossigeno. Il direttore sanitario mi ha inoltre garantito che tutti gli operatori in servizio sono dotati dei dispositivi di protezione individuale prescritti dalla legge».

Uno dei motivi di preoccupazione, espressi da familiari degli ospiti, riguarda il nucleo Alzheimer della struttura: «Nel nucleo – conferma il sindaco – mi è stato segnalato che un paziente, che già si trovava in una camera singola, da ieri ha manifestato un rialzo della temperatura ed è stato quindi immediatamente allontanato dal reparto e traferito nei piani destinati all’isolamento».

E purtroppo è confermato il numero dei decessi avvenuti nelle ultime ore: «Nel week-end di Pasqua sono deceduti quattro ospiti, per nessuno è stato disposto il tampone».

La situazione del personale

In questo momento la struttura di Viggiù, che conta circa 110 ospiti sta soffrendo particolarmente per la situazione del personale. «Come per tutti i luoghi di cura – conferma il sindaco – l’emergenza nell’emergenza sta nella carenza del personale e nell’estrema difficoltà di reperimento di operatori professionali.  Come già segnalato, alla prima notizia di contagio di un operatore, la direzione e io stessa abbiamo insistito affinché Ats effettuasse i tamponi. Nei giorni scorsi  sono stati eseguiti 20 tamponi sugli operatori venuti in contatto con colleghi contagiati. Questa mattina è stato comunicato che 9 su 20 sono risultati essere positivi al Covid-19, tra i quali alcuni sono residenti a Viggiù, e posti immediatamente a riposo. In totale ad oggi su 110 dipendenti della struttura 48 sono in malattia, di cui 14 accertati positivi al coronavirus ed altri 14 con sintomi compatibili ma non tamponati».

Una carenza di personale che si riflette pesantemente sui lavoratori rimasti e che rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e che ha spinto la direzione alla ricerca di personale aggiuntivo.

«Dall’inizio della scorsa settimana è iniziata una campagna di reclutamento a tappeto di infermieri ed Asa con ricerca in tutta Italia – dice Emanuela Quintiglio – Il Comune si è subito attivato anche per individuare alloggi ove far risiedere il personale proveniente da fuori provincia o regione ed è già stato  messo a disposizione della sa quanto richiesto; un addetto Asa è già in servizio da sabato e questa mattina ne sono stati assunti altri due, mentre continuano i colloqui ed i contatti con altri candidati pur restando estremamente difficoltosa l’individuazione di operatori, specie di infermieri, di cui non si esclude la ricerca anche all’estero, dal momento che sono già esauriti anche gli operatori delle scuole di specializzazione disponibili».

Da oggi la Rsa si avvale anche della consulenza di un medico virologo in forza all’Ospedale Sacco di Milano per affiancare e supportare il personale medico nella gestione dell’emergenza sanitaria.

La comunicazione alle famiglie

La carenza di personale si riflette anche sulle comunicazioni con le famiglie, che oltre a non vedere i propri cari, spesso non riescono ad avere notizie costanti sulla loro condizione di salute.

«Vista la carenza di personale e l’enorme sforzo di quello presente per garantire la miglior assistenza possibile agli ospiti, la Direzione mi riferisce con dispiacere di non essere in grado di fornire ai familiari un aggiornamento costante circa lo stato di salute dei loro cari – dice ancora il sindaco di Viggiù – Comprendo la preoccupazione e l’angoscia che la mancanza di aggiornamenti costanti arreca ai familiari che da settimane non vedono i loro cari,  e mi trovo costretta con sincero rammarico ad invitare tutti i familiari alla pazienza e all’attesa rassicurandoli che, in caso di peggioramento di un ospite, i medici della struttura mi hanno garantito che provvederanno a contattare i parenti. A tutti gli altri chiedo, per quanto doloroso, di attendere con pazienza notizie che verranno fornite dalla struttura appena appena possibile: prioritario ora concentrare tutte le energie nel dare assistenza agli ospiti».

Emanuela Quintiglio assicura che il contatto con la struttura da parte degli amministratori è costante: «Resterò, come dall’inizio dell’emergenza, in costante contatto con la direzione dell’ente ed il Comune fornirà, per quanto di competenza, ogni supporto possibile alla Rsa. Infine voglio ringraziare di cuore il personale che si sta prodigando nell’assistenza degli ospiti».  

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Pubblicato il 14 Aprile 2020
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