Busto Arsizio scalpita, ripartono alcune aziende ma i grandi lavori pubblici restano fermi

Ferma la gara per il palaginnastica, ricorso per l'illuminazione pubblica e sottopasso in attesa del via. Il sindaco Antonelli sulle fabbriche che riaprono: "Va garantita la salute con controlli veri"

Cantieri parcheggio via Maspero

Il rompete le righe delle industrie del bustocco sta già avvenendo. Nonostante solo ieri sera (lunedì) il presidente del Consiglio Conte aveva annunciato che la ripartenza sarebbe stata programmata su base regionale e in base ai fattori di rischio, prospettando comunque ancora due settimane di lockdown fino al 3 maggio, sembra che molte realtà imprenditoriali del territorio stiano chiedendo al Prefetto, attraverso autocertificazioni, la possibilità di riaprire.

Le aziende che riaprono

Lo conferma anche il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli come la laboriosa città di cui è primo cittadino stia ripartendo in maniera silenziosa: «So che alcune filiere stanno ripartendo e che le aziende inserite in quelle filiere possono chiedere alla Prefettura di iniziare a lavorare – spiega -; se il Prefetto autorizza non ci sono grosse controindicazioni. So che i controlli sono molto attenti e scrupolosi in questa fase».

La sicurezza per la salute

Una rassicurazione che, però, si scontra con la realtà che lo stesso Antonelli conosce bene: «Chi sta riaprendo in questo momento deve garantire la sicurezza per la salute di chi lavora e, di conseguenza, di tutti i cittadini. A titolo di esempio: per un’azienda di 100 dipendenti servono almeno 200 mascherine e 200 paia di guanti al giorno, questo gli imprenditori devono saperlo».

Agesp riparte

Per quanto riguarda i grandi lavori pubblici che erano in procinto di partire la situazione è variegata. Se Agesp, nei giorni scorsi, ha annunciato la ripartenza di alcuni cantieri stradali e non solo, sulle grandi aree di trasformazione è dove si gioca il futuro sviluppo della città. Sempre in tema di investimenti pubblici c’è anche il milione di euro messo a disposizione da Regione Lombardia da utilizzare anche se l’amministrazione non ha ancora deciso come usarlo.

Illuminazione pubblica

Il rifacimento della rete di illuminazione pubblica è nuovamente “al palo”, letteralmente. A causare un nuovo slittamento dei lavori è il ricorso presentato dalla Citelum, la società uscita sconfitta dal bando di gara di project financing del Comune, vinto invece da A2a. I lavori sarebbero dovuti iniziare a marzo scorso ma complice illockdown per coronavirus e il ricorso presentato, tutto slitterà fino a quando il Tar non deciderà se ammettere o no il ricorso.

Il palaginnastica

Per quanto riguarda la sempre più sfortunata area sportiva di Beata Giuliana (palaginnastica e altro di contorno) è nuovamente l’emergenza Covid a metterci lo zampino. Qui si era ancora in fase di gara (dopo i tanti buchi nell’acqua del passato) e tutto è stato sospeso per effetto del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che ha fermato tutto.

Il sottopasso di Sant’Anna

Sottopasso di Sant’Anna. Il cantiere non è ancora partito ma tutto era pronto per la partenza. Sarà probabilmente questo il primo cantiere che potrà ripartire non appena il governo darà la possibilità alle imprese dell’edilizia di ripartire.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Aprile 2020
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