Confagricoltura denuncia speculazioni degli industriali sul prezzo del latte

"L’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 ha creato notevoli turbative nel mercato dei prodotti lattiero caseari, e alcuni industriali del settore stanno cercando di approfittare della situazione"

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«In questi difficili momenti di emergenza, in cui la filiera zootecnica dovrebbe dare maggiori segnali di solidarietà e mettere da parte le naturali frizioni tra chi vende e chi acquista il latte, alcuni industriali caseari stanno cercando di approfittare della situazione per innestare una spirale ribassista e speculativa sul prezzo della materia prima pagato agli allevatori».

Lo denuncia Confagricoltura Lombardia, evidenziando come l’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 abbia creato notevoli turbative nel mercato dei prodotti lattiero caseari: infatti, è quasi totalmente scomparso il canale Horeca, quello legato a hotel ristoranti e caffè, ci sono difficoltà nelle esportazioni dei prodotti, sono presenti costi maggiori per i trasporti e per mettere in sicurezza i lavoratori nelle stalle e negli stabilimenti; tuttavia, nello stesso tempo, la domanda di prodotto da parte della grande distribuzione e dei negozi di vicinato è notevolmente aumentata, compensando le altre perdite.

Peraltro, sottolinea sempre Confagricoltura Lombardia, il mercato dei formaggi ha registrato prezzi stabili da gennaio, soprattutto per gorgonzola e provolone, ed un ribasso molto contenuto per il grana (-4%, fonte Cciaa Milano); inoltre, nei supermarket sono ormai assenti le promozioni di prodotti caseari in offerta speciale.

«Forse – commenta Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – si sta giocando sul fatto che l’Italia è autosufficiente solo per un 77% del proprio fabbisogno di latte e in questo momento la materia prima estera, viste le difficoltà di mercato di alcuni paesi, viene offerta a prezzi molto più bassi dei nostri. Inoltre non comprendiamo, viste le quotazioni del mercato dei formaggi, per quale motivo tra i ribassisti si trovino anche produttori di formaggi Dop. Diciamo basta ai diktat di questi industriali: per superare questa crisi, gli allevatori non hanno chiesto fondi per le aziende, ma hanno fatto sempre proposte di aiuto per l’intera filiera, come ad esempio il ritiro di prodotti per indigenti o la richiesta all’Unione europea di riaprire per queste settimane di difficoltà gli ammassi di polvere e burro, mentre le produzioni di latte alla stalla sono già in calo».

Confagricoltura Lombardia ringrazia il mondo cooperativo per il sostegno che continua a garantire agli allevatori e chiede alle istituzioni di intervenire per tutelare tante aziende agricole che rischiano di chiudere. «Pur comprendendo le difficoltà che sta vivendo la parte industriale e restando sempre aperti al confronto – conclude il presidente Boselli -, non possiamo accettare posizioni preconcette di chi vuole condividere solo le potenziali perdite e non sembra comprendere che solo una filiera unita e solidale potrà resistere alla crisi e ripartire più forte di prima».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Aprile 2020
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