La minoranza: “Emergenza Covid, quel che si fa in paese non basta”

Il gruppo d'opposizione Gente di Jerago con Orago scrive al sindaco Emilio Aliverti, critica alcuni punti della gestione e fa proposte per il futuro, in particolare sull'uso delle risorse economiche

Jerago con Orago generico

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dal gruppo di minoranza Gente di Jerago con Orago al sindaco Emilio Aliverti

Riflessioni e suggerimenti sulle misure adottate dall’Amministrazione Comunale in risposta all’emergenza sanitaria in corso.

Egregio Signor Sindaco Emilio Aliverti,

La situazione drammatica che si è venuta a creare da fine febbraio a causa del nemico comune, il COVID 19, è sotto gli occhi di tutti. In questi giorni abbiamo toccato con mano la sofferenza, il dolore, l’angoscia, la preoccupazione di molti amici, imprenditori, lavoratori e lavoratrici che ci hanno raccontato la loro paura di non farcela, di perdere il lavoro, di chiudere la propria attività. Abbiamo imparato anche ad apprezzare di più chi con mani sapienti tenta di salvarci: medici e infermieri che mettono a disposizione la loro vita per salvare la nostra. Il nostro sentito grazie va a tutti loro, come pure a Forze dell’Ordine, Esercito Italiano, Protezione Civile, volontari, commessi, farmacisti e tutte le persone che operano nei servizi pubblici essenziali. In queste settimane ci accompagna lo slogan: “andrà tutto bene”. Un motto che ci dà forza e ci fa sentire tutti più uniti. Purtroppo, sappiamo che la realtà non è così rosea e quando sarà passata l’emergenza sanitaria ci accorgeremo di non avere fatto un brutto sogno. Il calo annuale del PIL italiano sarà tra il 6 ed il 10% (fonte Ufficio Studi Confindustria), cifre mai viste dalla Seconda guerra mondiale ad oggi. La situazione economica e sociale sarà molto difficile e ci auguriamo che Lei, Signor Sindaco, non voglia pensare che Jerago con Orago ne sarà immune. La ringraziamo per gli sforzi e l’impegno che sta mettendo nell’interesse dei cittadini del nostro Comune. In emergenze come queste si riconoscono le persone di valore. Alcune cose però non tornano e Le chiediamo di fare di più.

Mascherine: contrariamente a quanto fatto da molti altri Comuni, a Jerago con Orago non sono state ancora distribuite. Lei ha dapprima risposto con un laconico “non condivido l’iniziativa”. Solo in ritardo il Comune ha poi deciso di sopperire, senza però intaccare il bilancio comunale e facendo leva sulla buona volontà delle Associazioni Pro-Loco e Gruppo Alpini per rimediare ad un’esigenza conclamata. Avrebbe dovuto metterci tutto l’impegno possibile per farle avere velocemente ad ogni nucleo famigliare, a carico del Comune, offrendo a ogni concittadino un senso di sicurezza e di vicinanza dell’istituzione che Lei rappresenta.

Rette Scuole Materne: dopo un primo contributo esiguo per abbattere la retta mensile, pari a 50 EURO per ogni bimbo residente, ha pensato di anticipare alle due Scuole Materne la prima rata del piano Diritto allo GRUPPO CONSILIARE GENTE DI JERAGO CON ORAGO – MARINO SINDACO Jerago con Orago – Provincia di Varese Studio 2020-2021, normalmente erogata a fine anno. È una bella idea, ma solo di facciata. Ai genitori Lei fa intendere che eroga soldi in più, ma in realtà sta solo proponendo un anticipo di cassa, a parità di risorse erogate rispetto agli anni precedenti. In mancanza di risorse aggiuntive, ciò comporterà sicuramente un buco nel bilancio per le Scuole Materne a fine anno, creando carenza di liquidità proprio all’inizio del prossimo anno scolastico. Anche qui avrebbe potuto fare di più, prevedendo un contributo aggiuntivo ad hoc: soldi veri! In fin dei conti il Comune risparmia almeno 200.000 EUR all’anno grazie alla presenza delle due Scuole Materne paritarie. In caso di gestione diretta delle Scuole da parte del Comune infatti, i 110.000 EUR attualmente erogati ogni anno coprirebbero solo il 30% delle spese complessive. Con la sua decisione improvvida illude le famiglie che hanno bimbi iscritti alle Scuole Materne e crea disagio e incomprensioni tra Scuole e famiglie. Le chiediamo un intervento serio, in aggiunta rispetto alle risorse ordinarie.

Comunicazioni cartacee e su canali ufficiali: la comunità ha bisogno di essere unita e costantemente informata per ripristinare, per quanto possibile, il senso di sicurezza e di quotidianità ormai stravolto. È tramite la condivisione delle informazioni che scuole, famiglie, associazioni, commercianti e imprese stanno imparando a convivere con i cambiamenti conseguenti al virus. Bene dunque le comunicazioni ufficiose attraverso la sua pagina personale su Facebook, ma non tutti i cittadini sono amici suoi. Come fatto da molti altri Comuni, i cittadini – soprattutto anziani e persone più isolate – chiedono ulteriori misure quali la distribuzione per posta di un documento informativo cartaceo sulla diffusione del virus, sull’aiuto alla spesa o al reperimento di farmaci, oltre che per spiegazioni sulla recente istituzione del buono alimentare. Anche il sito web e le pagine ufficiali del Comune sui social media avrebbero potuto essere un ottimo strumento per mantenere più viva ed aggregata la comunità, in modo veloce ed ancor più efficace.

Organi del Comune: le nostre sono considerazioni frutto dell’ascolto dei cittadini e del dialogo con chi ci sta intorno. In questo momento le persone hanno tante domande e troppe poche risposte. Nel nostro piccolo, anche noi Consiglieri Comunali abbiamo l’obbligo di essere al servizio dei cittadini. Ci sembra avvilente che il Comune di Jerago con Orago, da Lei rappresentato, non abbia ritenuto necessario comunicare nemmeno una volta con i Consiglieri Comunali: ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dall’inizio dell’emergenza, non una convocazione telematica, non una semplice e-mail. Spiace che Lei non si sia sentito in dovere di informare i Gruppi Consiliari delle iniziative che intendeva adottare, prima di deliberarle. Sarebbe bastata una telefonata: il virus non si trasmette per telefono! Leggendo con attenzione la delibera di Giunta Comunale n°10 del 10 marzo 2020 ad oggetto: “Misure straordinarie in merito a situazione generata da diffusione COVID – 19”, riteniamo condivisibile buona parte di essa, ma questi provvedimenti da soli non bastano. Bisogna introdurre tutte le misure possibili – in primo luogo da parte di Governo e Parlamento – per sostenere l’economia del nostro Paese. In questa guerra che ci ha colpito, tutti devono fare la propria parte e nessuno può fare finta di niente e procedere come se nulla fosse.

Proposta: entro il 30 aprile 2020, se non ci saranno ulteriori proroghe, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare il Bilancio di previsione: ebbene, riteniamo necessario istituire un fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020, per controbilanciare i pesanti effetti negativi di COVID-19 sulla situazione socioeconomica del nostro Comune, come già fatto dal Comune di Milano e da parecchi altri per tutelare i più deboli. Occorre che la nuova priorità del bilancio sia il sostegno, mirato, a tutte le situazioni familiari e lavorative più esposte alla crisi. Il milione di euro ricevuto dalla Fondazione Daccò, sia utilizzato almeno in parte per queste necessità sopravvenute e il Sindaco dimostri lungimiranza ed apertura mentale. Riteniamo che diverse opere pubbliche in questo momento abbiano una rilevanza secondaria per la vita della gente del nostro Comune: i 350mila euro destinati alla realizzazione della nuova Sala Civica e i 250 mila euro indirizzati alla realizzazione della pista ciclo-pedonale di via Milano, dal cavalcavia ferroviario di Orago al parcheggio della stazione, sono esempi di spese previste, ma non urgenti e nemmeno indispensabili. Peraltro, la situazione viabilistica in essere ha dimostrato la poca o nulla utilità di quest’ultima opera, che può essere realizzata in modo alternativo e con costi vicini allo zero. Traslando questi investimenti agli anni futuri, possiamo trovare subito risorse ingenti, fino addirittura a 600.000 euro, per finanziare un fondo da destinare a famiglie, imprese e commercianti del nostro Comune, che hanno avuto un calo del fatturato o del reddito dal 30% al 100%. Di fronte alla situazione straordinaria che si è venuta a creare, non c’è promessa elettorale che tenga. Mai nella storia del nostro Comune ci siamo trovati ad affrontare una crisi sanitaria, sociale ed economica di queste proporzioni: per questo proponiamo con convinzione di lanciare un fondo di solidarietà comunale per tutelare e rilanciare il nostro tessuto sociale, produttivo e commerciale. Chiediamo che Lei e la Giunta elaboriate con urgenza un Bilancio di Previsione 2020 del nostro Comune finalizzato a questa esigenza, affinché famiglie e cittadini possano usufruire di risorse finanziarie aggiuntive al più presto. La cittadinanza intera Le sarà grata, ne siamo certi. Il Gruppo Gente di Jerago con Orago è pronto a dare una mano con idee e contributi fattivi, e siamo consci che questo non è il momento delle divisioni. Abbiamo l’opportunità e l’obbligo di dimostrare insieme che la Politica e le Istituzioni del nostro Comune sono capaci di fare rinunce, di agire senza paraocchi e di rimboccarsi le maniche per mettersi al servizio di tutti i cittadini di Jerago con Orago.

Un caloroso saluto

Il Consigliere Capogruppo
Salvatore R. Marino
Gente di Jerago con Orago

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2020
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