Piccoli racconti e un grande aiuto per le famiglie: Nunchi

Due (quasi) pedagogiste affidano alla scimmietta Hug storie di pochissime parole che aiutano bambini (e genitori) a vivere meglio la quarantena

Nunchi Federica Smania Isabella Zarantoniello

Racconti di poche parole per i bambini al tempo del coronavirus, per spiegare loro la situazione e aiutare i genitori ad affrontare al meglio la vita chiusi in casa. Che è difficile per chiunque, soprattutto per i bambini: “Ci siamo immedesimate nei bambini – spiegano le creatici di Nunchi, (“empatia”, in coreano) – abbiamo immaginato uno stato di confusione, di capricci e di pigrizia a causa della situazione che stiamo attraversando. Spieghiamo loro cosa sta accadendo con un linguaggio che possano comprendere: ripeterlo ai bambini, probabilmente servirà anche ai grandi”.

L’idea è di due amiche (quasi) pedagogiste: Federica Smania (di Venegono Inferiore) e Isabella Zarantoniello (di Pioltello) che si sono conosciute in Università a Milano 5 anni fa, quando hanno iniziato il loro percorso per diventare pedagogiste (attualmente sono laureande alla specialistica in Cattolica, a Piacenza).
Hanno aperto la loro pagina Facebook Nunchi.if non per intrattenere bambini e famiglie ma per contribuire al loro benessere attraverso piccoli racconti, fatti di poche e semplici parole affidate alla piccola scimmietta “Hug”, che in inglese significa abbraccio: “Proprio quello che serve a tutti noi, grandi e piccini, in questo periodo di lontananza”, spiegano le ragazze ringraziando 92design, il giovane grafico che ha creato il personaggio.

Nunchi Federica Smania Isabella Zarantoniello

Abbiamo scelto di non creare video perché vorremmo che i nostri racconti fossero uno spunto per i genitori e che quindi siano poi loro a raccontare ai bambini, attraverso la loro voce, per contribuire a favorire un’interazione tra genitore e bambino, senza la mediazione di un video che rende il bimbo e il genitore stesso meno coinvolti”.
Una scelta in controtendenza in questo periodo: “Temevamo che un racconto senza immagini fosse poco attraente per i bambini, in realtà sembra che abbiamo avuto risposte positive, tanto che un bimbo – Andrea, 6 anni – ci ha chiesto di poter raccontare lui, in prima persona, per dare un consiglio agli altri bimbi!”

Oltre al racconto di Andrea, Hug propone poche cose, scelte con cura da tutto il mondo: le storie di coronavirus, un mostriciattolo che ama viaggiare e lo fa con grandissima velocità, ma propone anche giochi e nuove routine di casa, che aiutano i bambini a sentirsi più sicuri e i genitori a vivere meglio una quotidianità sospesa di non semplice gestione.

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Pubblicato il 09 Aprile 2020
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