Una mascherina a ogni famiglia di Leggiuno

Protezione civile e volontari comunali consegneranno il materiale direttamente a casa dei residenti che ne faranno richiesta

protezione civile leggiuno

Anche a Leggiuno è iniziata la distribuzione di mascherine protettive. Il servizio è coordinato dalla Protezione civile comunale, che raccoglierà le richieste dei residenti e consegnerà direttamente a casa loro il materiale acquistato nei giorni scorsi dall’Amministrazione.

I cittadini residenti a Leggiuno che hanno bisogno di una mascherina possono farne richiesta alla Protezione civile con una mail o una telefonata al numero 366 2812855 (numero operativo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13.00).

Le mascherine sono realizzate dalla DiBi Snc, azienda di Besozzo specializzata in abbigliamento sportivo, che alcune settimane fa ha riconvertito completamente la produzione per rispondere alla domanda sempre crescente di mascherine (articolo). Lavabili e riutilizzabili, questi dispositivi sono efficaci nel bloccare le goccioline di saliva espulse con l’espirazione, e quindi utili per proteggere dal contagio chi si trova nelle vicinanze ma non direttamente chi le indossa.

La Protezione civile consegnerà solamente una mascherina per ogni nucleo familiare (escluse alcune necessità particolari) a prescindere dal numero dei suoi componenti. «Le mascherine – spiega l’Amministrazione – servono infatti quelle poche volte in cui è necessario uscire di casa per procurarsi i beni di prima necessità, ed è opportuno che un solo membro della famiglia esca di casa e che lo faccia una volta alla settimana». Per ogni mascherina bisognerà versare un contributo di due euro, che contribuirà ad allargare il fondo di solidarietà comunale riservato alle necessità sanitarie e sociali.

«Le mascherine – ricorda l’Amministrazione – non possono sostituire tutte le altre precauzioni, che devono essere sempre rispettate. Invitiamo i cittadini a rimanere a casa, mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone e lavarsi le mani bene e spesso».

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Pubblicato il 01 Aprile 2020
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