“Verrà un giorno”. Forza Italia pensa a come affrontare il periodo che verrà dopo il coronavirus

"Dobbiamo programmare una vera e propria ricostruzione". Gli spunti di Milena Melato per ripensare a Cardano al Campo una volta finita l'epidemia

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«Dobbiamo programmare e avviare una vera propria ricostruzione, una riprogettazione economica e sociale. Che tuttavia dovrà riguardare l’Europa (nord e sud), l’Italia e anche la città di Cardano al Campo». Una riflessione ampia quella della sezione comunale di Forza Italia – da pochi mesi è passata nelle mani di Milena Melato – su quello che sta affrontando la città e come si dovrà ripartire.

«La pandemia del coronavirus stà stravolgendo la vita di tutti gli abitanti della terra. È il flagello dei nostri tempi una calamità, un morbo misterioso, subdolo e beffardo. Ha una diffusione velocissima che si propaga, senza guardare in faccia nessuno , alla velocità della luce. È una lotta che fronteggia l’imponderabile e che coinvolge la vitalità delle persone, oltre la loro stessa vita. È una vera e propria crisi epocale che mette in discussione il nostro stesso modo di vivere .- i nostri rapporti interpersonali, le nostre finalità e le contingenze economiche. Il dopo corona virus, sarà tutto come prima? La macchina economica si è fermata, il periodo conseguente corrisponderà a una vera e propria “tabula rasa”, in relazione alle iniziative economiche. Al momento si intravede una luce in fondo al “tunnel coronavirus”, soprattutto intesa come una lenta attenuazione alla tragicità di questa pandemia. Un rallentamento della infezione e diffusione della stessa. Ma lasciamo ai virologhi e ai ricercatori una auspicabile soluzione. Non aspettiamoci tempi corti. Sulla scena, si delinea anche l’ipotesi che la pandemia possa ripetersi, dopo il mese di Agosto. Alle nuove generazioni dobbiamo consegnare un paese più rassicurato e rassicurante. Ma, fin d’ora, dobbiamo programmare e avviare una vera propria ricostruzione, una riprogettazione economica e sociale. Che tuttavia dovrà riguardare l’Europa (nord e sud), l’Italia e anche la città di Cardano al Campo. E così proseguendo il mondo intero. Per la nostra città, le indicazioni sono sollecitate dal nostro stesso territorio, dalla sua storia, dalle iniziative industriali e commerciali e dalle sue peculiari tradizioni».

Recuperare le aree dismesse

Ma con un orientamento una forte sensibilità verso il prossimo futuro. Con nuove ricerche, scoperte scientifiche e tecnologiche di frontiera e il fondamentale recupero delle aree dismesse. Il futuro di Cardano infatti sta anche in un recupero qualificato di queste, che in città sono diverse. Si può fare, ad esempio, affidando i progetti al Politecnico di Milano.

Ripensare il futuro della città significa dare il giusto valore «alle tradizioni aviatorie dell’aeroporto di Malpensa, grazie anche alla presenza confinante dell’Agusta Westland». Tutto questo però senza trascurare «le valutazioni dell’impatto ambientale della presenza dello scalo».

Per quanto riguarda i cardanesi, «bisogna cominciare a orientare i giovani verso una formazione più digitale e tecnica, al passo con i tempi di oggi e del futuro». La città dovrà essere «aperta e disponibile al confronto». «Un’attenzione particolare ci dovrà essere per i modelli artigianali che compongono un tessuto straordinario di creatività, iniziativa e lavoro. Abbiamo bisogno di una visione di futuro, che ci porti a rimboccare le maniche per realizzarla».

«Ma c’è un punto nodale – denunciano i membri del partito locale – che da anni non riusciamo a sbrogliare: è la burocrazia, che sembra identificarsi con il nostro paese a tutti i livelli. Non ci fa crescere né progredire».

L’idea di una scuola superiore

«Proponiamo di portare a Cardano una scuola superiore, al termine della quale si possa entrare nel mondo del lavoro o iscriversi all’università. La proposta è già pronta. Un progetto sperimentale, che classe dopo classe può completare l’intero ciclo».

Un piano economico e per il lavoro

«Il lavoro, per il momento fermo e inattivo, dovrà essere riorganizzato. Il mondo reale della produzione non può fermarsi ma gradualmente riprendere la propria iniziativa, pur con la maggior sicurezza possibile, per contrastare il diffondersi del virus. Dobbiamo continuare a vivere, produrre, scambiarci le opinioni. La drammaticità del momento ci induce a riflettere che qualsiasi proposta dovessimo presentare, dovrà avere grande forza, sostenuta da una vigorosa solidarietà colletiva. Valori come l’unità, la fratellanza, e la condivisione sono i presupposti di un’intesa razionalizzata a favore delle decisioni più importanti».

La proposta a tutte le parti sociali

«Lasciando da parte le bandiere di partito, nell’interesse di tutti invitiamo tutti a ritrovarci e formare un’unità d’intenti, con una proposta concreta comune, approfondita e circoscritta alla realtà economica e sociale. Scuola Porraneo, Montessori, scuole elementari, cittadini, associazioni, pro loco, titolari di iniziative commerciali, seme, protezione civile, Fabbrica Ambiente, studenti, membri di giunta: chiunque voglia partecipare è ben accetto».

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Pubblicato il 23 Aprile 2020
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