5G, anche Cocquio dice no
Il sindaco Danilo Centrella ha firmato oggi un'ordinanza con la quale si vieta sul territorio comunale l'installazione di ogni antenna di questa nuova tecnologia
Niente antenne 5G a Cocquio Trevisago, almeno fino a quando non vi saranno “dati scientifici più aggiornati“.
Lo ha deciso il sindaco Danilo Centrella, medico, che ha assunto la decisione con un’ordiannza firmata oggi, 18 maggio.
«Da tempo si è acceso un dibattito a livello nazionale e internazionale sulla tecnologia cosiddetta 5G, ossia di quinta generazione, con prestazioni e velocità superiori a quelli della precedente tecnologia 4G. Questa nuova tecnologia si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, e attualmente siamo in mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana», spiegano dal Comune, e pertanto «nel dubbio, e per prevenire qualsiasi rischio per la popolazione, la nostra Amministrazione ha deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale, in attesa che gli organi competenti abbiano modo di valutare l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia».
L’ordinanza richiama tra gli altri il “principio di precauzione” sancito dall’Unione Europea, spiegato nell’articolo 191 del trattato sul unzionamento dell’UE (in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita), ed essendo il Sindaco responsabile della salute dei propri cittadini, è stata emessa un’ordinanza che vieta di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati.
«Poiché siamo fermamente convinti che il progresso tecnologico sia un importante traguardo e non volendo in alcun modo che il nostro territorio “resti indietro” rispetto a innovazioni di questo genere, siamo pronti a revocare l’ordinanza qualora la comunità scientifica fosse in grado di fornire risposte chiare e comprovanti l’assoluta sicurezza della tecnologia 5G. Nel frattempo, ci sentiamo obbligati a tutelare la cittadinanza da qualsiasi possibile rischio per la salute, e con questa ordinanza desideriamo dare un segnale di cura del territorio, che mai come in questo periodo deve essere prioritaria su qualsiasi altro interesse», concludono dal Comune.
Recentemente anche un altro paese del Varesotto, Cremenaga, ha preso una decisione analoga con ordinanza.
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