Didattica a distanza e non solo: come stimolare l’apprendimento anche a casa

La situazione emergenziale attuale ha portato moltissime famiglie a cambiare il proprio stile di vita, in particolari per quelle che hanno figli che frequentano scuole primarie e secondarie

vario

La situazione emergenziale attuale ha portato moltissime famiglie a cambiare il proprio stile di vita, in particolari per quelle che hanno figli che frequentano scuole primarie e secondarie. I bambini e i ragazzi si sono infatti ritrovati a gestire un nuovo metodo di didattica ancora sconosciuto ai più, ovvero quella online. Tra piattaforme, materiali e video lezioni, tutti si sono cimentati in questa nuova metodologia di apprendimento.

Per i genitori, poi, non è stato facile, non solo perché si tratta di novità, ma anche perché a casa le distrazioni sono tante, senza contare che molti stanno tornando gradualmente al lavoro e diventa sempre più difficile riuscire a stimolare la voglia di apprendere del proprio figlio e tenerlo impegnato. Vediamo quindi qualche consiglio su come riuscire a far ritrovare ai propri figli la voglia di imparare, magari sfruttando l’aiuto che ci viene dato dalle nuove tecnologie.

Didattica a distanza, come si sono organizzate le scuole

Le scuole sono state le prime a doversi adattare alla didattica a distanza utilizzando strumenti che, sebbene non del tutto nuovi, non erano di certo molto utilizzati dalle istituzioni scolastiche, in particolar modo piattaforme di video lezione. A questo si sono aggiunte la condivisione di materiali quali testi di approfondimento, grafici, schemi e riassunti, a seconda della materia. Sebbene le iniziali problematiche nel riuscire ad adattarsi, ormai sembrano non esserci più molti problemi nella gestione dell’insegnamento online, diventato peraltro obbligatorio, anche se il problema più dibattuto rimane quello del mero caricamento di materiali ed esercizi senza una reale spiegazione approfondita correlata.

Treccani e Zanichelli, dai contenuti alle lezioni segmentate

Le piattaforme scolastiche non sono però l’unico modo per poter stimolare l’apprendimento: molti altri colossi della cultura hanno infatti pensato ai più giovani, e tra questi troviamo in particolare Treccani e Zanichelli, che hanno messo disponibili online oltre 2500 video, 120 esercizi e 10 dizionari digitali. Zanichelli, poi, ha proposto anche una nuova tipologia di lezione definita “segmentata”, che si adatta all’apprendimento tramite il web, con lezioni da 45 minuti divise in una verifica delle conoscenze già acquisite (circa 15 minuti di spiegazione) un’attività di esercitazione e una breve discussione finale sui risultati ottenuti. Uno spunto quindi molto interessante anche per gli insegnanti.

App e cartoni diventano educativi

vario

Veniamo ora al punto che probabilmente bambini e ragazzi troveranno più stimolante, ovvero l’utilizzo di strumenti a loro familiari, come app del telefono, film e cartoni per apprendere. Si tratta di strumenti molto utili proprio perché già parte della quotidianità dei più giovani e che diventano anche più utili quando si parla di apprendimento. Un ottimo esempio sotto questo punto di vista è l’app di Babbel, che mette a disposizione moltissimi esercizi per imparare le lingue. Naturalmente, è sempre possibile impostare il proprio livello di difficoltà, senza contare che molti esercizi somigliano a delle vere e proprie sfide, così che i più piccoli non si accorgeranno nemmeno di apprendere e lo faranno in modo naturale.

A questo si può affiancare la visione di cartoni animati in lingua originale, da guardare in famiglia. Per i più grandi è meglio puntare su film che hanno già visto in italiano, riguardandoli in lingua originale prima con i sottotitoli e poi senza.

Giochi didattici

Infine, per i più piccolini, possono tornare molto utili i giochi didattici, che grazie alla manualità e alla logica, stimoleranno l’apprendimento del bambino. Questa tipologia di giochi è perfetta perché aiuta a comprendere le regole e i ruoli, sviluppando anche il controllo del proprio comportamento. Inoltre, non produce sforzi: il bambino infatti imparerà in modo totalmente spontaneo spesso facendo fuoriuscire una parte di sé che teneva nascosta. Molti di questi giochi prevedono l’utilizzo di carte e dadi ma, soprattutto, molta fantasia, in quanto si richiede spesso di inventare storie e personaggi. Altri giochi invece sono più visivi e presentano forme e tasselli colorati da contare e riordinare, così da familiarizzare con i nomi dei colori e delle forme.

Ecco quindi tutti i metodi per stimolare al meglio i bambini e ragazzi in questo periodo di isolamento in cui le distrazioni e la stanchezza sono dietro l’angolo.

 

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 18 Maggio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.