“Fino in fondo”, l’assessore Anna Pagani pubblica il suo primo romanzo

Una storia a due voci, madre e figlia, capaci di ritrovarsi e di unirsi per cercare la verità, con coraggio e onestà. A fare da sfondo, la città di Varese

copertina libro anna pagani

“Fino in fondo” è il titolo del primo romanzo di Anna Pagani, giornalista e assessore ai servizi sociali del Comune di Gorla Maggiore che ha deciso di cimentarsi con una nuova sfida, pubblicando, con la casa editrice Tracce Per La Meta, un’opera in cui si intrecciano diversi temi: il rapporto genitori-figli, la crescita adolescenziale, la scuola con tutti suoi risvolti, la capacità di far fronte in modo costruttivo alle avversità, l’impegno imprenditoriale.

La storia è raccontata in prima persona da due voci femminili: Giulia e Camilla, madre e figlia, due generazioni a confronto, delineate attraverso un rapporto non sempre facile, talvolta conflittuale, dove accese sfuriate si alternano a lunghi silenzi. Ad attendere entrambe c’è però un destino comune e avverso, una curva improvvisa che cambia completamente il corso delle loro vite e segna un passaggio definitivo da un “prima” a un “dopo”.

Madre e figlia affronteranno in modo diverso questo momento di difficoltà, la prima chiudendosi in se stessa, la seconda trovando la forza di reagire e infondendo fiducia e coraggio anche alla madre. Insieme scopriranno che la realtà attorno a loro non è così chiara come sembra e apriranno gli occhi su quello che sta accadendo all’interno dell’azienda di famiglia. Entrambe si accorgeranno che qualcosa è stato volutamente nascosto. E sarà proprio la ricerca di questa verità che le aiuterà a ritrovarsi e a lottare per un obiettivo comune, quello di andare “fino in fondo”.

A fare da sfondo alle vicende c’è una cittadina lombarda dei nostri giorni e, anche se non esplicitamente citata dall’autrice, i lettori più attenti troveranno tanti luoghi che richiamano Varese, evocata attraverso le sue vie, le sue piazze e le sue chiese, passando da piazza Monte Grappa alla basilica di San Vittore. Nel romanzo sono descritti anche scorci di vita del lago Maggiore e di una piccola perla come l’eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro.

Ma c’è di più. Il romanzo propone il territorio locale non solo come scelta per l’ambientazione ma anche per ricordarne la storia e la forza economica. La famiglia delle protagoniste, appartenenti ad una longeva dinastia imprenditoriale, rimanda infatti a quel proficuo gruppo di capitani d’industria che hanno caratterizzato il tessuto economico della provincia di Varese rendendolo famoso nel mondo.

«Fino in fondo – spiega Anna Pagani – è un romanzo che ben si inserisce in questo periodo di difficoltà che stiamo vivendo perché vuole essere un’esortazione a non arrendersi, a tenere alta la speranza anche quando tutto sembra avverso. E le donne, come le mie protagoniste, sono sempre in prima linea per l’impegno e la tenacia. Il messaggio che vorrei trasmettere è quello di non darsi per vinti, di mantenere uno sguardo di fiducia e di determinazione, come suggeriscono gli occhi intensi della ragazza in copertina».

Così il critico letterario Ilaria Celestini: «Una lettura valida e di spessore che diffonde speranza e valori in un vero e proprio inno alla vita e alla dignità umana. Una scrittura elegante, un’autrice di classe, un libro che sa educare, a tratti diverte, a tratti commuove e sempre fa riflettere donando un messaggio di impegno e di bene davvero prezioso per tutti».

Il libro è disponibile ebook e cartaceo sulle piattaforme Mondadori, Amazon, Felrinelli, Ibs, sul sito della casa editrice Tracce Per La Meta, nelle librerie Boragno di Busto Arsizio e Millestorie di Fagnano Olona.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2020
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