Gallarate avrà un momento per ricordare i 25 gallaratesi che non ce l’hanno fatta
Nel primo consiglio comunale dopo la fase di maggiore emergenza, con seduta in aula, sono stati proposti due diversi momenti: uno per ringraziare operatori e volontari e uno per ricordare chi è morto in emergenza e non ha avuto funerale
La città di Gallarate ringrazierà operatori e volontari impegnati nell’emergenza e ricorderà i gallaratesi che non ce l’hanno fatta. Due diversi momenti proposti in apertura del primo consiglio comunale in seduta “in presenza”, con i consiglieri, i dirigenti e i giornalisti in aula.
La ripresa dell’attività amministrativa per la città, ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Donato Lozito, è «il modo migliore» per ringraziare medici, sanitari, operatori del 118 e CRI, Prociv, Polizia Locale e forze dell’ordine, associazioni di volontariato impegnati. Per questo Lozito ha proposto «una Giornata speciale della riconoscenza per onorarli tutti».
Il sindaco Andrea Cassani ha ricostruito i diversi momenti dell’emergenza e ha sottolineato soprattutto l’attenzione con cui si sono mossi i direttori delle Rsa fin dal 23 febbraio.«Non appena terminata l’emergenza prevederemo un doveroso momento per salutare le persone che non ce l’hanno fatta e non hanno avuto un funerale» ha continuato il sindaco. Sono venticinque le persone gallaratesi decedute, «il 10% dei positivi».
Molti ringraziamenti sono andati ai volontari che hanno permesso «azioni altrimenti impensabili», ha detto l’assessore alla ProCiv Andrea Zibetti, che ha voluto sottolineare che la Protezione Civile ha affrontato contemporaneamente «altre situazioni emergenziali», come l’incendio alla ditta Gallazzi e il crollo di via Stelvio.
Sono state ringraziate anche i tanti privati cittadini, associazioni, gruppi informali e aziende che hanno donato un totale di 70mila mascherine., nonché comunità straniere come quella del Bangladesh ricordata da Giuseppe De Bernardi Martignoni. Melania Pedron e Nicolò Postizzi hanno ricordato le difficoltà delle attività economiche.
Il consigliere del Pd Giovanni Pignataro ha portato alla difficile sfida futura: «Nei prossimi anni amministrare sarà davvero drammatico, andremo incontro alla peggiore crisi sociale dal Dopoguerra» ha detto Pignataro, annunciando anche la rinuncia del gruppo Pd al gettone di presenza («poca cosa», ha riconosciuto). Polemico l’intervento di Rocco Longobardi sul limitato coinvolgimento delle minoranze e sulla «comunicazione istituzionale ridotta a zero» e il «linguaggio social becero usato dal sindaco». Calogero Ceraldi, per Forza Italia, ha detto infine che il suo partito «non è frastornato» e che sosterrà il sindaco.
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