Gli alunni della Gallazzi interpretano l’Inno di Mameli con la lingua dei segni

I bambini delle quinte della primaria hanno imparato la Lis e interpretato l'Inno d'Italia dopo aver approfondito la figura di Mameli e del compositore Novaro

La musica può raggiungere e toccare tutti, anche in modi inaspettati. Lo hanno dimostrato i bambini delle classi quinte della scuola primaria Chicca Gallazzi di Busto Arsizio che, guidati dalle maestre, hanno realizzato un bellissimo video in cui cantano insieme l’Inno di Mameli nella LiS, Lingua Italiana dei Segni.

In questo periodo di lockdown, l’Inno d’Italia è stato spesso protagonista: dai flashmob dai balconi ai doverosi omaggi al personale sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus.

Il video è il frutto finale di un percorso interdisciplinare che ha toccato, nell’ultimo anno di scuola, lo studio della geografia del nostro paese (con le varie regioni), la storia di Mameli e del compositore Novaro, la comprensione di un testo che può risultare ostico per bambini di questa età e, ovviamente, la musica.

Quest’anno la didattica a distanza non ha permesso il normale svolgimento del cammino, soprattutto per quanto riguarda la parte musicale: non è semplice raggiungere tutti e nello stesso modo. Così si è affacciata l’idea della LiS.
I bambini la avevano già incontrata nei mesi scorsi partecipando, insieme alle insegnanti di classe e alla maestra di musica, allo spettacolo “Rigoletto. I misteri del teatro”, adattamento del celebre “Rigoletto” di Giuseppe Verdi promosso da Opera Education: in quell’occasione gli alunni erano stati chiamati a cantare alcune delle scene più drammatiche della composizione accompagnati dai segni della LiS, quasi “a rinforzo” delle parole così emotivamente forti di quei momenti. Poi, dopo la chiusura delle scuole, hanno cominciato a imbattersi in esso ancora di più: nei telegiornali, nelle S. Messe in televisione… E così è sorta l’idea di utilizzarla per cantare insieme.

Dopo averci lavorato singolarmente e insieme a lezione, i bambini hanno potuto fare un bellissimo incontro testimonianza con Donatella Mega, che ha raccontato la propria esperienza di vita personale e lavorativa con la LiS. Approfondendo un nuovo, affascinante, modo di esprimersi. “Il titolo scelto per quest’anno scolastico era ‘Degni di conoscere il mondo’ – spiega la coordinatrice didattica Paola Luoni -. La solitudine e la distanza dentro cui siamo stati costretti ha accresciuto il desiderio di trovare strumenti attraverso cui comunicare e ci ha permesso di incontrare mondi di uomini che non avevamo mai conosciuto, solitudini invisibili. Il desiderio è che i nostri bambini non perdano mai il respiro del mondo”.

Il video in LiS è stata l’ultima tappa di questo percorso, in cui alunni e insegnanti si sono messi in gioco personalmente: “un bel modo per dire che la Musica – afferma la maestra della disciplina Benedetta Candiani – può davvero toccare e raggiungere tutti, attraverso forme che neanche ci saremmo aspettati di utilizzare, se non fosse per il periodo storico che stiamo vivendo”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2020
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